lunedì 28 luglio 2008

DIFENSORE CIVICO...SECONDO NIENTE DI FATTO...

Purtroppo il difensore civico si è rilevato anche a Forlì,come in tutta Italia, una figura politica e politicizzata dai partiti di governo. Quante cause sono partite dal difensore civico in vera difesa dei diritti dei cittadini contro gli abusi e gli sprechi portati avanti dalla nostra giunta? pochi. Oggi per la seconda volta abbiamo votato scheda bianca e così faremo fino a quando non sarà nominato con la massima trasparenza e chiarezza una figura capace di rappresentare a fatti e non a parole tutti i cittadini. Che fatica.

FINLMENTE ABOLIAMO LE CIRCOSCRIZIONI... NEANCHE PER IDEA...

Circoscrizioni, una decisione già annunciata.

Oggi in consiglio comunale a Forlì, abbiamo affrontato il dibattito sulla nuova organizzazione territoriale delle circoscrizioni di decentramento comunale.
Una farsa. Si devono ridurre i costi, si dovrebbero abolire le circoscrizioni, tutte, invece si riducono a 3. Alla domanda di quanto si risparmia, la risposta data dal dirigente è stata approssimativa e come al solito imprecisa. Alla domanda di cosa significa decentramento, l’ assessore ha tergiversato senza dare la definizione ma solo una sua interpretazione. Cose da matti.
A cosa serve avere le circoscrizioni? Quando per esempio nella circoscrizione tre si decide il porta a porta come raccolta dei rifiuti e questa non viene presa in considerazione neanche in consiglio comunale, quando nella circoscrizione uno si decide di non costruire in centro le case popolari e poi in comune si vota il contrario non considerando nemmeno le firme fatte da chi si opponeva…traete voi le conclusioni…si parla della solita ipocrisia.
Se le circoscrizioni sono veramente fondamentali e tali da non essere abolite, consideriamo quanto hanno influito sulle decisioni che poi si prendevano in consiglio: MAI UNA VOLTA.
Le decisioni della nostra giunta non partono né dai quartieri né dalle circoscrizioni, allora?
La risposta per me è sempre stata una, abolire tutto o lasciare tutto così ma senza retribuzione.
Invece le ipotesi erano 1- Circoscrizioni 1+5 2+3 4
5- Circoscrizioni 1+3 2+5 4
6- Circoscrizioni 1 2+5 3+4
E’ passata la ipotesi 5.
Considerazioni:
la circoscrizione 1 (quella del centro storico) è stata associata alla 3 (media periferia della città).
Questo vorrà dire che il centro storico politicamente non rappresenterà una priorità, come d’altra parte era stato ampliamente dimostrato, le scelte non saranno solo di pertinenza dei cittadini che vivono nel centro e le loro esigenze saranno portate avanti con quelle della media periferia della città. E’ scritto nell’ oggetto della discussione che i problemi del centro verranno discussi dalla agenzia del centro e non dai residenti.
La circoscrizione 1 è l’ unica dove la maggioranza è di centro-destra, la 3 ha la maggioranza di centro-sinistra con la % più alta. Guarda un po’.
C’è altro da dire.
Che schifo.

venerdì 25 luglio 2008

VEDELAGO: IMPIANTO MODELLO PER IL RICICLO TOTALE DEI RIFIUTI

Eccovi la relazione sull'impianto di Vedelago.


Cliccate qui per consultarla >>

Chi è interessato alla raccolta differenziata o chiede alternative agli impianti di termovalorizzazione troverà l'articolo "illuminante"...

martedì 22 luglio 2008

AL NUOVO DOTTORE...LUCA PESTELLI

COMPLIMENTI LUCA.
E' UNA BELLA SODDISFAZIONE RAGGIUNGERE IL TRAGUARDO.
ADESSO UN PO' DI RIPOSO E POI SI COMINCIA A FARE E A LAVORARE DA " GRANDI".
DEVI SUPERARE TUO PAPA'.

domenica 20 luglio 2008

FATTI...NON PAROLE...

In meno di 60 giorni, tonnellate di rifiuti sono stati tolti di mezzo dalla bella Napoli.

Chi l’ avrebbe mai detto? Bravo Bertolaso.
L’amarezza è che non tutta la carta stampata ha dato a questa notizia l’ importanza che merita.
Rimane il problema che però la Campania non è autosufficiente nello smaltimento della sua immondizia. Non penso che costruire termovalorizzatori in una regione già tanto inquinata sia il massimo, ritengo invece che si dovrebbe copiare l’ esempio di Vedelago (ne In meno di 60 giorni, tonnellate di rifiuti sono stati tolti di mezzo dalla bella Napoli.
Chi l’ avrebbe mai detto? Bravo Bertolaso.
L’amarezza è che non tutta la carta stampata ha dato a questa notizia l’ importanza che merita.
Rimane il problema che però la Campania non è autosufficiente nello smaltimento della sua immondizia. Non penso che costruire termovalorizzatori in una regione già tanto inquinata sia il massimo, ritengo invece che si dovrebbe copiare l’ esempio di Vedelago( ne avevamo già parlato). Qui si effettua il modo più avanzato di trattamento dei rifiuti oggi in Italia e darebbe poi agli imprenditori la possibilità di guadagnare parecchi soldi. In questo modo faremmo vedere ai verdi di essere estremamente rispettosi di quello che è l’ ambiente…ed alla così detta sinistra di essere molto meglio su tutti i fronti…e non solo nelle chiacchiere.

QUALCHE COSA SI MUOVE...

Si discuterà, lunedì 28 luglio, in Consiglio Comunale a Forlì dell' Emissione di prestito obbligazionario di 1.488.000 euro con DEXIA CREDIOP SpA per finanziamento investimenti diversi.
Si comincia ad investire in maniera diversa e non in derivati...
Vi terrò informati.

RISPOSTA INCOMPLETA...COME SPESSO CAPITA...

Ho ricevuto la risposta scritta all’ interrogazione fatta per sapere i criteri di verifica e di controllo svolti nei confronti degli assegnatari di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, circa l’ effettiva permanenza negli stessi.

A) Le verifiche sono annualmente svolte dall’ Azienda Casa dell’ Emilia Romagna di Forlì Cesena …Dette verifiche hanno ad oggetto le condizioni reddituali e i requisiti per la permanenza negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Forlì.
B) In esito a detti controlli ed in base alle informazioni acquisite dall’ Acer di Forlì-Cesena le posizioni discordanti rispetto ai criteri e ai requisiti previsti dalla normativa vigente per la permanenza negli alloggi popolari sono segnalate al servizio Politiche di Welfare per l’ avvio di ulteriori verifiche compiute con l’ ausilio della Polizia Municipale che con sopraluoghi mirati e svolti talora notte tempo, assicurano riscontri oggettivi circa l’ effettiva presenza degli assegnatari negli alloggi pubblici. La medesima procedura è altresì avviata sistematicamente anche a seguito di segnalazioni, anche anonime, rivolte da privati al Servizio Politiche di Welfare.
C) …eventuali modificazioni della composizione del nucleo familiare originariamente assegnato dell’ alloggio popolare sono possibili in applicazione dell’ istituto di “subentro”…
D) …circa la sussistenza dei requisiti in capo ai nuclei richiedenti un alloggio popolare e quindi prima della relativa assegnazione, si precisa che detti controlli sono svolti direttamente dal Servizio Politiche di Welfare relativamente a tutte le posizioni utilmente collocate in graduatoria attraverso riscontri oggettivi con l’ Agenzia Delle Entrate, Catasto, Centro per l’ Impiego, Anagrafe e Questura….

Alcune considerazioni sono d’ obbligo:

I controlli vengono fatti annualmente. Si fanno verifiche sul reddito, sui requisiti e sulle condizioni della persona. Le posizioni discordanti sono segnalate al Welfare. Bene. Non mi hanno scritto però se mai si sono verificati tali circostanze, quando sono stati effettuati gli ultimi controlli, non mi è stato specificato se c’ è qualcuno che è depositario di questi dati.
Ancor di più, i vigili fanno i controlli di notte e verificano il vero numero del nucleo familiare anche su segnalazioni anonime, bene, dove è la traccia di tutto questo percorso? E’ tutto solo verbale o c’è qualcosa di scritto? Il subentro è giusto che venga fatto ma va formalizzato e verificato.
Nella statistica che avranno, spero, quante irregolarità si sono verificate?
Senza dubbio saranno in grado di dimostrare tutto e non solo a parole,intanto devo chiedere una ulteriore interrogazione per completare una risposta non del tutto esaustiva. Che fatica e quanto tempo perso quando non si è precisi.
Vi farò sapere.

martedì 15 luglio 2008

NON VORREI CERTO MORIRE DI SETE...

Quante volte pensiamo che dobbiamo morire.

Quante volte pensiamo a come ci piacerebbe morire.
Quante volte pensiamo a come non ci piacerebbe morire.
Certo, tra i vari modi possibili che la sorte ci assegnerà per non appartenere più a questo mondo, uno dei peggiori è senza dubbio quello di morire di sete e di stenti in un deserto. Morire di sete con il bicchiere e l’ acqua a distanza di un braccio senza avere la possibilità di prenderli perché non ci possiamo muovere è possibile.

Morire di sete con l’acqua il bicchiere la bottiglia e chi può darci da bere vicini a noi non è possibile. Neppure agli animali si nega l’acqua. Neppure chi è condannato alla pena di morte si uccide così.

Sì ma Eluana non è capace di sentire niente, si spegnerà senza alcuna sofferenza, è così da tanti anni e ora basta. E’ ora da finirla.

Come vorrei che questo diventasse uno stimolo per la ragazza.

Come vorrei che all’ ultimo momento Eluana riaprisse gli occhi e chiedesse da bere ai suoi aguzzini.

Come vorrei che qualche altro, al posto del padre si occupasse della ragazza. Quante volte per molto meno i giudici assegnano i bambini ai servizi sociali perché ritengono la famiglia non capaci di educare i minori…in questo caso si asseconda un desiderio di morte ed il padre acconsente alla fine fisica della figlia…Cose da matti.

Perché non si fanno appelli affinché qualcuno, associazioni di volontari, comunità, clero, privati…o chi per loro non si prendano cura di questi casi disperati? Nascono Onlus o associazioni tutti i giorni che si occupano di tutto e di tutti…questo sarebbe senza dubbio un gesto umano e di pietà nei confronti del nostro prossimo.

domenica 13 luglio 2008

SI DOVREBBE SEMPRE PIU' SPESSO STARE ZITTI...

Cose da matti. Delle volte sento al telegiornale delle notizie che sono demenziali. Speculare sulla ragazza morta in Spagna, per distrarre l’opinione pubblica dallo scontro politico che noi avevamo sulla questione Alfano? Ma quando mai è stato così. Ma si abbia la decenza di stare zitti, per il cordoglio di una morte orribile e senza alcun movente se non quello della perdita dei valori tra i ragazzi di qualsiasi nazione capaci di compiere tali efferati gesti e per il rispetto ed il dolore della famiglia.

DIFENSORE CIVICO NUOVO...PIU' CONTROLLI...

Domani in consiglio comunale a Forlì si deciderà chi sarà il nuovo difensore civico, mediante votazione.
Tra i compiti che competono al difensore c'è la questione delle case popolari.
Ho già scritto in un precedente post, senza ancora avere avuto risposta, che c’è una mancanza dei controlli, da parte di Acer, tra coloro che dovrebbero abitare negli appartamenti assegnati e coloro che invece occupano tali appartamenti.
Mi auguro che il nuovo difensore civico riesca a fare luce su questo delicato e scomodo problema.
Io intanto aspetto e vi farò sapere.

lunedì 7 luglio 2008

CHI E' CORRETTO LO E' NEL PUBBLICO E NEL PRIVATO...


Tra dipendenti pubblici e privati non c’ è differenza. Se deve essere fatta una proposta di legge o addirittura una legge non si può fare alcuna distinzione tra le due categorie di lavoratori. Partendo da questo ritengo che il nostro ministro Brunetta abbia discriminato i primi a favore dei secondi. Chi è a casa in malattia e lavora nel pubblico il nuovo orario da rispettare è dalle ore 8.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 20.00,mentre chi è nel privato deve rispettare un orario molto più leggero dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.

Chi è corretto nel pubblico non ha piacere di vedersi additato come vagabondo e non capisce il motivo di questa differenza di trattamento.

Chi non è corretto nel pubblico e nel privato e prova a chiedere dei giorni di malattia non avendone bisogno, deve trovare il medico di base compiacente che esaudisca la sua richiesta, se il dottore non è compiacente continua a lavorare.

Il vero problema è quello di individuare i colleghi di manica larga, oltre quello di penalizzare gli orari ma in maniera uguale.

Si devono fare i controlli. Dare sanzioni pesanti ai “furbi” che sovraccaricano poi di lavoro i colleghi. Individuare coloro che rilasciano falsi certificati e fare in modo che non lo facciano più
Chi è nel giusto e si vede penalizzato si arrabbia giustamente. Io l’ ho provato tantissime volte ma questa è un’ altra storia.

domenica 6 luglio 2008

CONTINUIAMO A LAVORARE CONTRO TUTTO E TUTTI...ED IN SILENZIO...

Ho lasciato passare un po’ di tempo dall’ uscita dello scandalo legato alle intercettazioni telefoniche che coinvolgono il nostro presidente, prima di fare alcune considerazioni del tutto personali, per vedere fino a che punto si arrivava.

Questa è l’ ennesima riprova che si vive nella totale ipocrisia: prima nei confronti di noi stessi poi degli altri.
Tutti noi, chi più, chi meno, vorremmo vivere e a volte lo facciamo, al di sopra delle nostre reali possibilità. Tutti noi ostentiamo le nostre ricchezze. Mettiamo in mostra abiti griffati, orologi di marca, auto di lusso, due o tre cellulari di ultimissima generazione, spendiamo insomma più di quello che guadagniamo. Se poi molte cose sono contraffatte è lo stesso, tanto gli altri non lo sanno ed il dubbio rimane.
Noi maschietti poi, facciamo in modo che, la componente fondamentale che deve accompagnare una persona arrivata, un leader, un capo, una persona importante sia obbligatoriamente il numero delle donne che lo circondano, facendo credere e non solo in apparenza, che siano tutte ai suoi piedi e ne possa disporre come e quando vuole. Le donne, un argomento che occupa nella giornata buona parte delle discussioni durante e dopo l’ orario di lavoro. Capita tra noi uomini che lo scambio di commenti, considerazioni, millantati rapporti con questa o quella ragazza, siano all’ ordine del giorno ma poi comunque si torna a lavorare, a produrre e a concludere la giornata a casa in famiglia con le proprie considerazioni, quando ci sono.
Tutti abbiamo sotto gli occhi e leggiamo le esperienze degli uomini importanti dello sport, della politica, della moda, delle famiglie più in vista, sia per le loro esperienze sentimentali, sia per i vizi che li contraddistinguono…Insomma riassumendo banalmente le cose, si potrebbe dire coca, sesso e rock end roll.
Quando siamo andati a votare, alcuni mesi fa, queste cose noi tutti le sapevamo ed eravamo benissimo consapevoli. Non passava giorno in cui non si leggevano sui quotidiani scandali eccellenti. Come oggi. Non è cambiato nulla.
Noi però abbiamo espresso un voto che corrispondeva ad una volontà di cambiare una situazione italiana che era alla frutta. Abbiamo vinto le elezioni ed adesso vorremmo lavorare e governare con il nostro capo del governo. Non abbiamo chiesto la santificazione del presidente. Quelle altre cose, se vere, sono cose sue, del tutto personali che metterà a posto con chi di dovere, come ha sempre fatto. Il nostro giudizio sull’ uomo potrà essere diverso dal giudizio sul politico, dipende da quello che vogliamo credere e vedere. A me importa che si lavori e si continui a produrre per risollevare uno stato sul lastrico dove si fa fatica ad arrivare a fine mese.

I CANI... AMICI DA DICEMBRE A GIUGNO...

Non abbandonate gli animali.


Questa è una regola che dovrebbe essere rispettata tutto l’ anno ma soprattutto in estate.

Nei confronti dei nostri fedelissimi ed inseparabili amici ci vorrebbe sempre più tolleranza.

Un esempio: nel nostro parco urbano, a Forlì, ci sono tantissimi animali, dalle nutrie ai conigli, dalle anatre ai cigni e nel confine con il recinto del giardino pubblico addirittura i cavalli. I cani però non possono entrare neanche al guinzaglio. Ora mi chiedo, da che mondo è mondo gli escrementi sono escrementi e non c’ è differenza tra quelle di questo o quel animale: se poi le vogliamo trovare, ci sono differenze per dimensioni e composizione a seconda della dieta. Allora se noi entriamo con i nostri cani nel parco,magari in un solo settore, con l’ obbligo di tenerli al guinzaglio e di raccogliere i loro “bisogni”(come già si dovrebbe fare per strada ed invece non si fa) multando chi non lo fa, non vedo quale problema ci possa essere, anzi lo sporco rimane per gli animali che sono stati messi per abbellire il parco e che “depositano” ovunque.

Io parlo avendo un cane e quindi sono di parte, posso non essere obbiettivo, comunque parto dal presupposto che ci deve essere in assoluto più tolleranza in tutto. Quante volte vediamo i cani della protezione civile salvare ed aiutare gli istruttori a cercare dispersi o persone in difficoltà?.
Ricordo che quando si decide di possedere un cane, si cerca un aiuto per sopportare meglio un disagio con noi stessi o con qualche altro componente la famiglia, o per educare un figlio ad avere dei comportamenti migliori nei confronti del mondo che lo circonda.

Quante cose si chiedono ad un animale, per aprirgli poi lo sportello della macchina e obbligarlo a scendere nel bel mezzo di una autostrada mentre noi proseguiamo per le nostre vacanze spensierate...

IN GINOCCHIO A PREGARE DOPO LA LIBERAZIONE...


Ingrid Betancourt è libera.
Il resto non conta.
Dormirà a casa con la sua famiglia e i suoi figli.
Il resto non conta.
Ingrid Betancourt è libera.

giovedì 3 luglio 2008

IL TRANQUILLANTE MIGLIORE...LA FAMIGLIA...

Aumenta l’ansia e la depressione.
Aumenta la vendita dei farmaci ansiolitici.
Aumenta il numero dei ragazzi ansiosi e depressi.
Mi capita sempre più spesso di visitare in ambulatorio giovani tra i 18 e i 25 anni che sono in terapia per queste forme di patologia.
Il dato emerso ieri in commissione consiliare a Forlì è vero: purtroppo e non solo a Forlì, il numero dei medicinali ansiolitici venduti nelle farmacie comunali è in costante aumento.
Cosa sta succedendo?
Il confronto tra la mia generazione e quella di adesso mette in evidenza una cosa fondamentale:
Il ruolo della famiglia.
Oggi si parla di tutto e tutto è a disposizione dei giovani, pensiamo solo ad internet ed alla facilità che questo strumento ci dà per conoscere qualsiasi cosa e per arrivare ovunque.
Io certi argomenti non li potevo neanche accennare. Quando a scuola il prof mi scriveva una nota sul diario erano veri dolori: c’erano le forche Caudine di mio babbo che dava sempre ragione agli insegnanti. Non avevamo il modulo ma un solo insegnante elementare che ricalcava l’ insegnamento del genitore. Non avevamo le badanti ma i genitori o i parenti più vicini che ci accudivano. I problemi si affrontavano all’ interno delle mura domestiche e si risolvevano sempre con uno rimanere uniti per il bene della famiglia. C’ era più spirito di sacrificio, più tolleranza e più volontà per risolvere i problemi insieme. Oggi la tendenza è, purtroppo, quella di non sopportare più il disagio e le incomprensioni sfociano in continue separazioni coniugali. La conseguenza del lavoro di entrambe i genitori, porta ad avere meno tempo da dedicare ai figli con conseguente aumento di protezionismo nei confronti dei ragazzi. Ho scritto ancora che molto spesso i genitori sono più sponsor che educatori…tutto questo porta ad una maggiore insicurezza e fragilità dei ragazzi che alla prima difficoltà o delusione crollano psicologicamente in terribili crisi esistenziali da dovere poi ricorrere allo psicanalista con conseguente terapia.
L’ ansiolitico migliore si chiama famiglia.

mercoledì 2 luglio 2008

PREVENTIVO DI BILANCIO 2008 COMUNE DI FORLI'...

Lunedì, in consiglio comunale abbiamo discusso il preventivo di bilancio del 2008 del comune di Forlì.


Risulta euro più euro meno un attivo di circa 5.000.000. di euro.

Bene: il risultato di operazioni che risalgono a investimenti in essere dal ’90 e che si sono concluse in questo periodo in maniera positiva.

Male: con questi soldi risaneremo i deficit di bilancio delle società partecipate.
Si è discusso anche dei derivati e la tendenza ad uscire dall’investimento in essere è diventata realtà.

La spesa del personale è invece un problema e dovrà essere presa in considerazione un vero piano di spesa e di programmazione di investimento. Cosa che fino ad oggi manca. Da parte nostra non si può parlare solo di tagli senza tentare di modificare una situazione in crisi. Se una delle criticità è la centralizzazione che il nostro comune vuole mantenere, per tutti i settori, si dovrebbe programmare uno studio di esternalizzazione settore per settore. Per esempio, partendo dalla scuola e dagli asili nido dove già c’è una realtà che va in questa direzione.

C’è da lavorare molto…ma ci proveremo.