sabato 29 marzo 2008

LA BACHECA DEI LETTORI

Su gentile e preziosa segnalazione di alcuni miei lettori, ho creato questo spazio comune in cui tutti i lettori possono porre domande o aprire nuovi temi di discussione. E' possibile accedere a questa pagina anche dal menù sinistro del blog alla voce BACHECA.

Buona discussione a tutti.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima idea!

Anonimo ha detto...

Visto che è di triste attualità....

COME VOGLIAMO RISOLVERE IL PROBLEMA DEL TIFO VIOLENTO?

Mikael ha detto...

Ormai le hanno provate tutte ma ben poco è servito.
Il problema è sempre a monte per quanto mi riguarda.
Mettere tornelli-reti- centinaia di agenti e spendere un sacco di soldi per organizzare ogni domenica in più di 50 stadi in Italia una specie di fortificazione contro un invasione di terroristi o stranieri pronti ad invaderci è "eccessivo".
Questo è assecondare un disagio sociale e vuol dire dargli più potere e importanza di quello che è, ovvero una semplice partita di calcio.. Insomma Sport!
All'estero ci sono Nazioni con Agnellini in casa e lupi fuori, questo grazie a due punti fondamentali:

1)Grazie all' alta Tecnologia ( telecamere, gps ecc..)

2)CERTEZZA DELLA PENA.

Questo secondo punto è il più importante e va a sfociare nel campo della sicurezza e della giustizia.
Non serve far rischiare la vita alle forze dell'ordine, cercando di adempiere a una lavoro che non dovrebbe essere nemmeno il loro
(esistono gli Stuard per il controllo dei biglietti e dei tifosi negli spalti).

Mettere leggi sul comportamento dei Tifosi, che agiscano in maniera Dura e Repentina contro chi commette un illecito e Assicurarsi che siano "Rispettate" dal nostro sistema giudiziario cosi che possiamo avere due effetti:
A) La certezza per il tifoso di avere la pena severa senza via di scampo
B) La certezza per le forze dell'ordine di essere TUTELATI dalla giustizia e di sapere che il loro lavoro non è VANO.

Anonimo ha detto...

PARTE 1

Premesso che sono stato abbonato per 20 anni ad una squadra di serie A (non tra le più "tenere"), mi ha fatto molto piacere leggere il commento e la soluzione di Mikael, perchè ha dimostrato di avere chiara la situazione.
Mi sono fatto una promessa: non tornerò più allo stadio finchè non noterò che c'è la volontà politica di risolvere questo dannato problema!
Finora tutta demagogia e soldi buttati!
Giusto Mikael:
-tecnologia
-Certezza della pena
Aggiungerei:
-Giusta informazione (giornali-tv); spesso tanti disordini sono il risultato di una mala-informazione.
-Poche leggi ma chiare e facili da applicare.
-Fermarsi per 1 anno e riscrivere le regole.Usare il pugno duro!
Ora siamo arrivati al punto che i tifosi possono tirare di tutto alle forze dell'ordine, ma le forze dell'ordine non possono toccare i violenti facinorosi.
Si parla subito di fascismo!?
Io e le forze dell'ORDINE dobbiamo essere tutelati, NON loro!!


Mi sono sempre chiesto: perchè non si usano gli idranti? Eviti il contatto senza fare del male oltre che "rinfrescare le idee" ai poveri idioti che si mascherano dietro i colori di una squadra per creare disordini.
Intanto bisogna distinguere i tifosi dagli Ultras.......

Luca Zambianchi ha detto...

PER ASTERIX:
sono stato un tifoso bianco-nero da sempre, fino a quando Paolo Rossi fu coinvolto nello scandalo delle partite truccate. Da allora non sono più andato allo stadio e non mi interesso più, se non marginalmente, di calcio. Morire per andare a vedere una partita è assurdo. Uccidere per sentirsi tifoso di un club è demenziale. Martellare alla televisione tutti i giorni con programmi sul calcio, parlando del nulla è delirante.Comunque per coloro che riescono ancora a divertirsi, distinguendo i tifosi dagli ultras, adotterei il sistema inglese.

Anonimo ha detto...

Egregio Dott. Luca Zambianchi,
sono entrato casualmente nel suo blog, e devo dire che sono stato incuriosito subito dalla foto di Lei e il suo cane. E ho commentato: “come sono belli i cani!”. Non me ne voglia.
Ho letto gran parte dei suoi interventi e commenti su svariate gravi problematiche riguardanti il nostro povero paese. Penso che l’Italia stia passando uno dei periodi più tragici della sua storia. Sfido chiunque a trovare un qualcosa meritevole di apprezzamento e fiducia: classe politica (la più sciagurata e puerile casta della storia italiana), giustizia e magistratura, servizi, scuola, … e democrazia. Sì, anche la democrazia. Ho la sensazione di vivere in un paese non autoritario, ma dittatoriale nella forma più vergognosa: non c’è più un listone unico. Ce ne sono due. E questo dicono essere indice di democrazia. Sempre gli stessi scaltri e ciarlatani che ci governano. Alcuni sono in politica fin da ragazzini (e vengono venduti come volti nuovi), quando presi come polli da alcuni partiti sono stati allevati per blaterare nelle piazze pensieri e ideologie apparentemente nobili, solo in virtù di loro capacità oratorie e lessicali ma soprattutto sfacciataggine. Con il passare degli anni, questi, hanno adattato il loro pensiero a secondo del vento del tempo. Hanno rinnegato le loro origini, simboli e ideologie sempre per mantenere la posizione privilegiata. Hanno modificato o cambiato partito. Non hanno mai fatto nulla nella loro vita, intendo un lavoro. Alcuni oberati da impegni di partito sempre crescenti non hanno avuto il tempo di studiare, di prendere una laurea (per mancanza di tempo, non di capacità). Non hanno mai prodotto nulla. Non hanno mai sofferto l’ansia della ricerca di un lavoro. Di un concorso. Di un esame. Le pene di uno stipendio ristretto….e così oltre. Alcuni esempi dei più famosi: Fini, Casini, D’Alema, Veltroni, Rutelli e chissà quanti altri.
Mi fermo con i lamenti e passo ad altro.

Ma siamo anche un popolo di piagnoni, di incivili e di codardi.
Lei ha espresso il suo pensiero su tanti punti: tutela dell’ambiente, precariato, sull’attuale vergognoso problema del Tibet, aborto, discoteche,…. E su alcuni punti di discussione, nei prossimi giorni, intendo dire la mia. Ma le anticipo il mio modo di pensare da cui derivano le proposte che andrò a fare: basta con i soli lamenti, occorre passare all’azione. Consapevole delle sofferenze, ingiustizie, vergogne che affliggono il mio paese, ma anche consapevole del fatto che posso solo soffrirne e fare poco in virtù delle mie forze, occorre indirizzare le nostre azioni, e mi rivolgo al singolo cittadino e soprattutto ai giovani, là dove con la nostra azione (partecipazione, intervento, segnalazione,….) possiamo dare un contributo determinante alla soluzione del problema, anche se parziale.
Piccoli esempi, ma non tanto piccoli: in mezzo a noi vive un massa enorme di incivili. Se ogniqualvolta vediamo uno che getta a terra un pezzo di carta, una lattina, ….o che non raccoglie le cacche del proprio cane, invece di tacere ed andare oltre, educatamente gli si fa notare il gesto incivile commesso, forse si contribuisce a civilizzare l'incivile, e questo è già un piccolo contributo che uno può offrire alla soluzione del mantenimento della pulizia delle nostre strade. In alcuni paesi civili questo viene fatto regolarmente dai cittadini. Lo dico per averlo vissuto sulla mia pelle in Svizzera e in alcuni paesi degli USA già anni fa. Ed è da queste esperienze che è maturata in me la convinzione che il singolo, tanti singoli, possono svolgere azioni molto importanti. Io di tanto in tanto faccio questi interventi: un giorno, a passeggio con una mia compagna vedo di fronte a noi un uomo di colore che getta a terra una lattina di birra. Mi viene spontaneo di commentare volutamente a voce alta il gestaccio. Questo si è voltato, mi ha guardato, io ho tremato perché era robusto, ma fortunatamente si è inchinato, ha raccolto la lattina, si è scusato e cordialmente mi ha salutato. Non sempre va così. E poi, mi diletto a gesticolare contro chi vedo al volante di un’auto con il cellulare all’orecchio. La gente deve sapere che in quel momento quell’idiota è potenzialmente un grande pericolo per l’incolumità degli altri. La gente deve sapere che tantissimi incidenti sono proprio causati da questi irresponsabili atteggiamenti. Il cittadino deve sapere che in quel momento non può pretendere la presenza di un vigile. Se tutti cominciassimo ad infamare chi vediamo guidare in quello stato sono certo le cose migliorerebbero. E così per tante altre forme di convivenza.

Egregio Dottore, la invito a ridiscutere il gravoso problema delle discoteche, ma in altri termini: a causa di leggi inutili, di irresponsabili e menefreghisti gestori, di inevitabile scarsa presenza dei tutori dell’ordine al momento giusto e nel posto giusto, il problema rimarrà sempre irrisolto.
Allora Le chiedo che contributo possono, o potrebbero, dare i sani giovani frequentatori delle discoteche se si impegnassero in interventi diretti, garbati, educati, nei confronti di chi con leggerezza ed irresponsabilità si lascia andare all’alcool, al fumo di qualsiasi cosa? Chi più di loro vede lo spacciatore, il trasgressore delle leggi, il conoscente o anche lo sconosciuto sbandato che diventa un pericolo per tutti? Tutti sono dotati di un oggetto che è in grado di fornire un enorme contributo: il cellulare.

La saluto cordialmente.
Al prossimo intervento.

P.S.: dell’attuale situazione salvo la nostra assistenza sanitaria. E con nostra intendo quella della sua regione, la mia e di altre del nord. Anche con alcune pecche, è di gran lunga superiore a quella di altri paesi. Vedi Gran Bretagna e USA, ma senza allontanarci, vedi nostro meridione. Altro gravoso problema nazionale.

Luca Zambianchi ha detto...

PER CONTE MASCETTI:
vede sig. conte, ho colto nel segno. Con la simpaticissima introduzione al suo scritto lei mi ha reso felice: non sa quanto sono stato criticato, da alcuni colleghi, per la foto che ho messo nella pagina iniziale del blog. In effetti il bassotto che avevamo comprato per le bambine si è rivelato un bell' esemplare, tanto che quando siamo andati ad eseguire la conferma della taglia, i giudici ci invitarono a partecipare a qualche concorso di bellezza che poi ha vinto. In tutte le foto dei concorsi, si vedono le mie scarpe ed il primo piano del cane: adesso ho capito perchè.
In risposta a quello che scrive, ritengo giusto il considerare civile riprendere e correggere l' inciviltà degli altri attraverso una analisi primaria di noi stessi. La provocazione della risoluzione del problema della sicurezza delle strade associandolo soprattutto con il discorso delle discoteche non è stato per caso. Ci troviamo in una società dove se devo andare a "divertirmi" allo stadio a vedere un determinato derby o incontro di campionato viene mosso un intero esercito di uomini e mezzi, con costi esagerati,mentre se esco dalla discoteca "sbronzo" e "fatto" salgo in macchina e credendo di tornare a casa provoco disastri enormi. Le domande: ci devono essere i controlli, chi li deve fare , dove e quando?. La provocazione è sempre la stessa. Devono essere fatti dall' interno o dall' esterno? Avrà letto della iniziativa che hanno adottato in germania che chi guida non deve avere alcuna traccia di alcool al test dell' etilometro, o quella fatta in Inghilterra dove la discoteca mette in atto un sistema di domiciliazione assistita per il cliente "fatto", accompagnandolo a casa con un giovane autista che poi ritorna indietro con un motorino che viene alloggiato, piegato a dovere, nel bagagliaio della autovettura. Sono soluzioni banali, a volte inutili ma fanno comunque vedere che il sistema c' è. Da noi succedono tragedie, disastri enormi, catastrofi e l' unica cosa che si fa sono solo chiacchiere. I controlli sporadici ci sono, è vero, è capitato anche a me un venerdì notte tornando da Roma. Fermato da un carabiniere per controlli di routine, venivo invitato a soffiare nel tester per misurare il tasso alcolico, anche se avevo garantito che non avevo assolutamente bevuto. Come volevasi dimostrare non risultò alcuna traccia di alcool. Ribadii che non avevo bevuto ed il militare deluso mi rispose...sì ma aveva una così brutta faccia...
La cosa fondamentale è fare vadere che ci siamo come nazione e che i problemi nostri sono problemi nazionali che devono essere risolti. Vede io posso parlare tre giorni su come eseguire un intervento chirurgico, poi però lo devo fare...questo vuole dire essere credibile

Anonimo ha detto...

Ragazzi, è evidente che la foto con il dentice all'amo di Zambianchi è un fotomontaggio... non tanto per le dimensioni ma perchè di solito ci finisce lui all'amo. Metti on-line il filmato della pesca, e forse ci credo.

Luca Zambianchi ha detto...

PER OCCHIO TRIANGOLO:
Originalissimo il pesce all' amo (11 Kg di dentice) e chi lo regge.