giovedì 22 luglio 2010

STAI ATTENTO...TI ASCOLTO...

Le intercettazioni telefoniche devono esistrere o no?
Per me sì. Le conversazioni invece non dovrebbero essere pubblicate prima che si concludano le indagini che pongono una persona nelle condizioni di essere intercettata.
Il vero problema è la fuga di notizie.

giovedì 10 giugno 2010

RISCHIO SECESSIONE: FORSE E' TEMPO DI PARLARNE...

A Sarajevo, durante, l’assedio, la gente mangiava i gatti. Sarajevo, la stessa città dove appena dieci anni prima si erano svolte le Olimpiadi invernali perché era una città modello.
Sono passati appena quindici anni da una tragedia che si è consumata a poche centinaia di chilometri da qui, sull’altra sponda dell’Adriatico, in un Paese dove, come in Italia, a un Nord ricco e mitteleuropeo si contrapponeva da secoli un Sud in affanno e con una storia radicalmente diversa.
Ricordare serve a comprendere che, se il federalismo è una cosa, il rischio secessione è un’altra.
E’ bene riflettere, in un momento in cui la crisi economica si fa sentire, tutti sono chiamati a rinunce e sacrifici, la tenuta dell’Europa a volte sembra a rischio e quindi può accadere facilmente che chi sta meglio voglia mettersi in proprio.
Faccio queste riflessioni dopo avere letto un romanzo uscito da poco e che mi ha colpito: “Il gemello” (scritto da Michele Leoni, magistrato forlivese ora al Tribunale di Bologna), un giallo che non c’entra niente con la politica, me che in parte si svolge durante la guerra nell’ex Jugoslavia e dove le location sono frutto di un capillare lavoro di ricerca storica. Vi consiglio in particolare i capitoli ambientati a Vukovar e Sarajevo: fanno capire come spesso la storia accelera talmente da sfuggire di mano anche a chi l’ha messa in moto…

giovedì 13 maggio 2010

DI SOLITO IL SUCCESSO DEGLI ALTRI DA' FASTIDIO. QUANDO POI VIENE RAGGIUNTO SENZA RACCOMANDAZIONI, DIVENTA ADDIRITTURA INSOPPORTABILE.

mercoledì 12 maggio 2010

E' IMPORTANTE L'AREA VASTA PER IL MALATO?...NO

Leggo sui giornali e sento sempre parlare di Area Vasta. Tutti parlano delle eccellenze professionali che noi abbiamo nel nostro comprensorio e che l’area vasta è un elemento imprescindibile per garantire lo sviluppo della qualità dei servizi.
La qualità dei servizi la fa chi opera costantemente a contatto con il paziente, cercando di facilitare un percorso, un problema o fare una diagnosi nel più breve tempo possibile: poco importa se questo avviene all’ interno di un ambulatorio, di un’ area protetta, di un ospedale, di una clinica, l’ importante è che si ottenga il risultato.
Le eccellenze sono nate quando l’ area vasta non si conosceva.
Gli esempi di efficienza non la danno certamente la unificazione del 118 o del laboratorio analisi. Quante sono le chiamate improprie da quando è stato unificato il servizio? Tante, troppe. Si tenga ben presente che per ogni chiamata impropria partono sul territorio ambulanza medico e paramedico. Quante volte ci siamo sentiti rispondere che gli esami avevano risultati sballati e che dovevano essere ripetuti?
Quanto è costato fino ad ora il giochino dell’ Area Vasta? Gran parte del debito di 60 milioni di euro della nostra Ausl? Se questi soldi fossero stati spesi in macchinari per la diagnostica ed in risorse umane, quanti malati sarebbero rimasti contenti? Tanti... così, invece non lo è nessuno.

giovedì 15 aprile 2010

martedì 16 marzo 2010

ALLA FACCIA DELLA PRIVACY...

Ho letto che si ipotizzava di mettere sotto controllo i telefoni cellulari dei magistrati…se non lo sono già.
Oramai ci abituiamo sempre di più a vedere e a spiare che cosa avviene intorno a noi. La televisione ci propina spettacoli che aumentano questa irrefrenabile curiosità, tanto da farla passare come un qualche cosa di normale.
Nei negozi di elettronica si vendono attrezzature sempre più sofisticate per individuare e ascoltare "la vita degli altri".
Il momento che stiamo vivendo è troppo carico di tensioni.
Qual è la differenza tra la "Stasi" (vedi il film LA VITA DEGLI ALTRI) e quello che subiamo quotidianamente?