lunedì 7 luglio 2008

CHI E' CORRETTO LO E' NEL PUBBLICO E NEL PRIVATO...


Tra dipendenti pubblici e privati non c’ è differenza. Se deve essere fatta una proposta di legge o addirittura una legge non si può fare alcuna distinzione tra le due categorie di lavoratori. Partendo da questo ritengo che il nostro ministro Brunetta abbia discriminato i primi a favore dei secondi. Chi è a casa in malattia e lavora nel pubblico il nuovo orario da rispettare è dalle ore 8.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 20.00,mentre chi è nel privato deve rispettare un orario molto più leggero dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.

Chi è corretto nel pubblico non ha piacere di vedersi additato come vagabondo e non capisce il motivo di questa differenza di trattamento.

Chi non è corretto nel pubblico e nel privato e prova a chiedere dei giorni di malattia non avendone bisogno, deve trovare il medico di base compiacente che esaudisca la sua richiesta, se il dottore non è compiacente continua a lavorare.

Il vero problema è quello di individuare i colleghi di manica larga, oltre quello di penalizzare gli orari ma in maniera uguale.

Si devono fare i controlli. Dare sanzioni pesanti ai “furbi” che sovraccaricano poi di lavoro i colleghi. Individuare coloro che rilasciano falsi certificati e fare in modo che non lo facciano più
Chi è nel giusto e si vede penalizzato si arrabbia giustamente. Io l’ ho provato tantissime volte ma questa è un’ altra storia.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Domanda: ma perchè chi è a casa in malattia deve rispettare SOLO determinati orari cui si potrebbe essere soggetti a controllo? Se una persona (sia dipendente pubblico che privato) si dichiara ammalata, deve necessariamente essere soggetta a controllo senza preavviso. Altrimenti che controllo è??? Per quanto riguarda la discriminazione, da un certo punto di vista potrebbe essere giusto quello che dici, ma ti chiedo: fino ad oggi i dipendenti pubblici hanno goduto e godono di ogni tipo di privilegio se paragonato al dipendente privato e nessuno ha mai sollevato il problema della discriminazione nei confronti dei privati. Adesso, per una volta che vengono MINIMAMENTE toccati, si grida all'ingiustizia? Scusa Luca, ti rispetto molto ma questa non te la passo.

Luca Zambianchi ha detto...

PER MORENA:
non ti devi scusare, è un tuo punto di vista e lo accetto senza condividerlo. Se leggi attentamente quello che ho scritto, capisci che anch'io lavorando nel privato, subisco situazioni estremamente differenti rispetto ai colleghi che lavorano nel pubblico e per questo mi venivano dei mal di pancia terribili, adesso con l' età molto meno. Proprio per questo non ci devono essere differenze, per le persone che sono corrette e che fanno quello che devono fare. Nello specifico io posso provare a stare a casa, devo però trovare chi mi fa il certificato, non dimenticarlo, la colpa non è solo dei dipendenti pubblici...ciao

Anonimo ha detto...

Per Luca:
Da sempre chi non lo merita quelli ci rimette per le malefatte di pochi.(pochi?) Non è così dappertutto?
Non discuto sulle brave persone, ma quello che mi ha infastidito è l'intervento immediato in difesa del settore pubblico, difesa mai esternata nei confronti dei privati. Tutto qui. Poi sappiamo benissimo che i medici non dovrebbero rilasciare certificati con estrema facilità, ma io non darei in primis la colpa a loro. Se io ho una mia coscienza, sono la prima a non farmi rilasciare un certificato non necessario. o no? Ciao a te.

Anonimo ha detto...

Luca, non essere allineato con il mio ministro Brunetta non è positivo.

Ho giustappunto una velina romagnola che vorrebbe fare la consigliera comunale, a buon intenditor poche parole...

Anonimo ha detto...

Attento Luca, che il capo ti bacchetta...