domenica 10 agosto 2008

LA FIDUCIA NON LA DEVI DARE AI TUOI COETANEI...

Ti spari perché un deficiente ti ha privato della tua intimità e del tuo pudore. Ti sei fidata di quello che credevi essere il tuo ragazzo e che si è rivelato quello che purtroppo sono la maggior parte dei ragazzi, cacciatori di emozioni da dividere con gli amici con le prove di quello che dicono di avere fatto. Usano il telefono ed internet come mezzo per divulgare le bravate, senza pensare alle ripercussioni che possono scaturire ed alle tragedie che purtroppo in alcuni casi succedono. La colpa è senza dubbio di chi compie queste azioni e del branco, ma viviamo in una società dove le ragazzine vanno tutelate fino a fare capire loro che l’ amore, quello vero, è solo nell’ idea della parola e non nei confronti di qualcuno. Quello che noi come persone proviamo è solo nostro, non dobbiamo pensare che per forza deve essere condiviso anche da un’ altra persona. Troppi sono gli esempi che abbiamo davanti agli occhi che ci portano a dire che il sentimento vero non esiste se non in casi rarissimi e senza essere viziato dai soldi, fama, successo e notorietà. Non si deve avere paura di ferire i nostri figli spiegando loro che i grandi e sani sentimenti, esistono solo quando dopo tanti anni di convivenza sotto lo stesso tetto si è capaci ancora di provare attrazione, amore e rispetto verso l’ altro-a mentre tutto il resto è niente è solo attrazione che è tutta un’ altra cosa. La vita è qualche cosa che va spiegata senza falsi pudori, ipocrisia e retorica, soprattutto se gli scolari sono i nostri figli. Non si deve avere il terrore che così si toglie loro qualche cosa di importante che viene poi a riflettersi con una aridità di carattere, anzi si toglie quella falsa immagine di buonismo e si sviluppa la capacità di essere razionali e con i piedi sempre attaccati a terra.
Intanto a quella povera ragazza nessuno toglierà più niente…

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Estremamente illuminante.

Anonimo ha detto...

Purtroppo non è il primo caso che sento!!
Sento parlare molto della privacy, ma il modo o meglio l'arma più semplice per "aggirarla" ce l'abbiamo tutti i giorni fra le nostre mani.........
I cellulari che hanno la macchina fotografica incorporata, ed internet!
Che ci vuole?

E' un gioco da ragazzi......

Regolamentare anche l'uso di questi mezzi.....???? O anche qui ci si deve scontrare con colossi tipo Nokia, Siemens, google, Yahoo, etc.?
Come al solito la domanda è sempre quella: Chi è più tutelato? Il "colosso" o la povera ragazza?

Io la risposta ce l'avrei: Ripristinare una forma di "Censura" telematica, ed investire su famiglia e scuola (ma è un vecchio discorso).
(su internet x esempio, trovi anche come imparare a distruggere una scuola, vedi you tube..)
... ma poi mi viene detto che sono un destroide invasato...!?

Anonimo ha detto...

In che mondo in rapida trasformazione viviamo... un tempo si diceva ferisce + la penna della spada, ora si dovrebbe dire ferisce + il cellulare della penna.

Condivido la strada dell'educazione e dei valori segnalata da Luca.

Ma non solo nei confronti delle potenziali vittime ma anche e soprattutto nei confronti dei potenziali carnefici.

Credo che ai nostri figli/e dovremmo insegnare con tutto l'amore e il rigore del caso il senso di responsabilità per le proprie azioni e il senso di rispetto nei confronti degli altri.

Luca Zambianchi ha detto...

PER POVERO ASINO:
totalmente d' accordo.
Non ti devi giustificare nè chiedere scusa per gli errori ...chi non ne fa. L' importante è avere il coraggio di esprimere sempre le proprie idee.
E questo lo facciamo. Ciao

Anonimo ha detto...

Giustissimo!!! Complimenti dottor Zambianchi.

Anonimo ha detto...

Ok, siamo tutti d'accordo sull'educazione dei nostri figli. Chi di noi genitori non vorrebbe il meglio per i nostri figli?
Ma al di fuori delle mura domestiche noi non ci siamo, e nello specifico ci sono i cellulari/webcam con un mondo internet/Gprs incontrollabile.
Allora mi chiedo la privacy dov'è?
E chi dovrebbe controllare l'uso dei cellulari/webcam?
...nessuno mi risponde in merito alla "censura" di siti pericolosi o quanto meno dannosi per i nostri figli che navigano meglio di noi?