lunedì 12 maggio 2008

UNA SOCIETA'...NELLA SOCIETA'...I CINESI...

Come vi avevo già detto, ho incontrato una mediatrice culturale cinese.
Anche lei mi ha confermato che le regole del nostro paese non si spiegano. Mi ha fatto capire che dal ’90 ad oggi, molte cose sono cambiate: soprattutto nel comportamento. Noi siamo meno gentili nei loro confronti, mentre loro pretendono di più e sanno che da parte nostra c’ è una mancanza di gestione ed una impossibilità a chiudere loro le porte.
Per quello che riguarda i servizi, anche da parte dei cinesi così come lo era per gli altri, c’ è un abuso verso il nostro “sociale” mentre da loro, per esempio la sanità, è a pagamento: al massimo alcune categorie di operai vengono rimborsate parzialmente per le spese sostenute per la diagnostica e la terapia.
La maggior parte dei cinesi che vivono qui da noi provengono dalla periferia delle grandi città e dalla campagna, hanno poca cultura e possiedono una mentalità chiusa.
Non hanno il culto dei morti. Mi spiegava per esempio che se un giovane muore in un incidente stradale viene cremato, mentre se si verificano altre circostanze di decessi le salme vengono rispedite in Cina. La maggior parte dei cinesi comunque è giovane e sana.
Il loro unico pensiero è il lavoro e fare affari. Non pensano ad altro. Non sentono la necessità di imparare la nostra lingua, non è fondamentale perché nella loro comunità parlano rigorosamente il cinese. I bambini cinesi (possono fare solo un figlio, se ne fanno di più, vengono multati) fanno fatica ad integrarsi con i nostri nelle scuole elementari perché, tra l’ altro, salvo qualche rara eccezione i genitori non sanno che cosa siano le udienze ed i colloqui con gli insegnanti. Quello he potrebbe essere sfruttato durante il periodo estivo delle vacanze come momento di maggiore socializzazione con i nostri figli per mezzo dei centri estivi, non viene considerato: preferiscono tenerei piccoli in casa con loro mentre lavorano. Lo svago per la loro mentalità è tutto tempo perso: la mamma o il babbo non hanno assolutamente tempo da perdere per sentire o dedicarsi a cose secondo loro inutili, non possono smettere di lavorare e di produrre. Il frutto del loro lavoro non viene speso in Italia: viene inviato in Cina. Tutto quello di cui hanno bisogno lo comprano nella loro Nazione ed il frutto di quello che producono lo rimandano a casa. Consumano solo lo stretto necessario e l’ 80% di loro circola per le strade in bicicletta.
Rappresentano una società all’ interno di un’ altra società.
In Italia per i cinesi c’è meno pressione della convenzione sociale, non c’ è quel rispetto delle regole che invece osservano nella loro Nazione.
Affrontando il discorso del settore tessile e dell’ abbigliamento, mi rendo conto di cose che già sapevo: non esiste competizione per la mano d’ opera che da loro e qui da noi, purtroppo, non è sullo stesso piano e soprattutto con le stesse regole. La 626 non sanno cosa sia. La mediatrice culturale mi dice che le nostre leggi tutelano di più i diritti dei lavoratori ma non è vero che siamo né potremo essere tutti uguali. La nostra mentalità democratica non può essere applicata nei confronti di tutti i paesi e popolazioni che ospitiamo. Capisco che per un popolo che ha vissuto per 2000 anni sotto l’ influenza dell’ imperatore prima e della dittatura poi, l’ unica cosa che ha imparato è obbedire senza fare domande e tanto meno pretendere delle spiegazioni. Passare da una nazione dove non è possibile esprimere in pubblico quello che pensi ad un’ altra dove non è possibile non rendere pubblico ciò che pensi, il passo è lungo. L’ adattamento, il capirsi, il volere che tutti siamo uguali se mai con questo popolo ci sarà , noi non riusciremo a vederlo.

37 commenti:

Anonimo ha detto...

Per Luca:
.... e allora cosa vengono a fare? Se la nostra società è così differente dalla loro (cosa molto vera) e così incomprensibile,
non si vogliono integrare;
formano la loro comunità senza far penetrare nessuno;
oltre a non far girare l'economia perchè non spendono denaro, portano all'esterno i loro profitti penalizzandoci ulteriormente...
Non ci si deve stupire se non siamo gentili con loro. E' molto comodo giustificare il proprio comportamento adducendo come scusa anni di dittatura, però poi l'abuso, come dici tu del sociale, il NON rispetto delle regole della Nazione nella quale sono ospiti hanno fatto presto ad acquisirli. Noi quando andiamo all'estero veniamo giustamente invitati al rispetto delle regole del paese nel quale ci rechiamo pur essendo turisti PAGANTI. SEMPRE NOI dobbiamo rispettare le abitudini persino di coloro che vengono non come turisti ma come sanguisughe. E noi quando veniamo rispettati??? Non è ora di finirla con questo moralismo? A chi torna utile? Scusa l'infervorimento ma l'argomento come sempre, mi fa bollire il sangue.

Anonimo ha detto...

Cara Nazimorena,

mi domando a quale popolo alludi esattamente quando usi l'epiteto sanguisughe?

PS: sono ancora vivo.

Anonimo ha detto...

Per Pirata Barbarossa:
per fare solo un esempio, a tutti quelli che dichiarano reddito Ø per mezzo di una semplice autodichiarazione che gli consente l'accesso gratuito alla sanità! Per esempio!!!

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per la precisazione, che al solito è sempre più sfumata della prima sentenza.

Comunque non penso che esistano popoli con una morale così alta da rifiutare sistematicamente l'assistenza sanitaria gratuita se gli viene offerta su un piatto d'argento.

Forse il problema è nella legge e non nei fruitori di essa, non trovi?

O pensi che l'italiano medio abbia una moralità così elevata da rifiutarla se gli venisse offerta in questo modo dal paese estero che lo ospita? ehm-ehm (ti ricordo che noi siamo quelli della monnezza per
strada)

Per cui delle due l'una o anche gli italiani sono dei parassiti sanguisughe e nemmeno i cinesi lo sono...

Come vedi non è bello sentirsi nominati sanguisughe, soprattutto se l'appellativo è usato per un intero popolo...

Anonimo ha detto...

Luca..condivido tutto quello che hai detto!!c'è pero' anche l'altra faccia della medaglia....ed è il fatto che la maggior parte dei nostri Marchi, soprattutto nel tessile, delegano la produzione dei capi ad aziende con manodopera cinese...se non proprio a conduzione cinese...a costi bassissimi e guadagni immensi!!!(ovviamente tutti lavoratori non registrati...spesso sotto schiavitu'...).
Allora si torna al solito problema..questi stranieri(che siano rumeni, cinesi etc..)li vogliamo solo quando ci fa' comodo??!!!sono dell'idea che ci vorrebbe sicuramente meno tolleranza verso gli immigrati, ma.. e sopratutto meno TOLLERANZA per CHI con loro si ARRICCHISCE!!!che ne pensi??ciao

Anonimo ha detto...

Per Pirata Barbarossa:
ma non mi importa nulla se gli altri accettano o meno la sanità gratuita! Mi importa che nel mio paese succede e toglie risorse ai meno abbienti che hanno certamente più diritto in quanto indigeni. A me non importa, io non usufruisco della cosiddetta mutua ma quanta gente c'è che non può permettersi di andare da un medico in libera professione ma non può accedere all'assistenza gratuita, a fronte di coloro che lavorando in nero non dichiarano nulla e accedono ingiustamente? Già mi infastidisce che lo facciano gli italiani, che poi siano stranieri è pure peggio. Oltre al danno la beffa. E guarda che non ne faccio un caso cinese: mi riferisco a tutti. E'ancora sfumata la sentenza? Concordo con Dinasur jr che parla di minor tolleranza non solo verso gli immigrati ma anche e soprattutto contro coloro che, per proprio tornaconto, non fanno che peggiorare il problema. Confido sinceramente in Silvio che pur non facendo miracoli, sembra essere partito col piede giusto.

Anonimo ha detto...

Signori e signore,
è stato interessante e simpatico leggere ciò che ci differenzia o ci accomuna con i cinesi. Personalmente mi sento culturalmente ancora superiore a loro ed è solo colpa nostra se stanno crescendo così velocemente consentendogli di sfidare le nostre aziende eed il nostro lavoro. Altro che muro di Berlino, fino a ieri conoscevano solo le risaie!
Ma sinceramente preferirei leggere, discutere o ancor meglio capire il perchè la Spagna ci ha superati e la Grecia sta lì....
Non lo accetto perchè non mi sento inferiore a loro!

Anonimo ha detto...

Caro Asterix,

brutta cosa l'ignoranza...

Prova a fare una ricerca con google e rispondermi alle seguenti domande:

1) Chi ha il PIL più alto fra Italia e Cina?

2) E' più antica la civiltà cinese o quella romana?

3) Alle nazioni unite chi ha il seggio permanente dell'organo direttivo e il potere di veto l'Italia o la Cina?

4) Qual'è la seconda lingua più parlata al mondo dopo l'inglese?

Una volta che avrai ottenuto risposta alle semplici domande di cui sopra, ti rimarrà una sola domanda a cui non devi necessariamente appoggiarti a google:

un uomo cinese è superiore ad un uomo italiano?

Anonimo ha detto...

Se vuoi puoi cercare le risposte anche a queste domande:

1) Quale impero ha avuto maggiore estenzione massima e maggiore durata, quello romano o quello cinese?

2) Quali invenzioni scientifiche sono state fatte durante l'impero romano e durante l'impero cinese dai rispettivi popoli?

Anonimo ha detto...

Pirata non hai ancora imparato a stare in silenzio nel tuo substrato umido-putrefatto?

Alla prossima sarò costretto a intervenire con una nuova ritorsione...

Tua Anima Nera

Anonimo ha detto...

Grande Pirata!!!

Sentivamo la tua mancanza.

Giuste le tue domande di consapevolezza culturale sui cinesi, è proprio infantile parlare di popoli e civiltà superiori o inferiori.

Tutto a posto tu?

Luca Zambianchi ha detto...

PER TUTTI:
non si può non tenere conto delle origini e della storia di una nazione e né di chi la abita. Essere sottomessi dall’ imperatore prima e dalla dittatura poi mette a dura prova il sistema ed il popolo.
Chi non ci sta se ne va a cercare migliore fortuna. Coloro che se ne vanno si fermeranno dove le condizioni per realizzare ciò che hanno in mente sono più favorevoli. Dovunque siano andati e si siano fermati, sono stati capaci di creare una china-town all’ interno della quale le regole che vengono rispettano sono solo le loro. Non si può secondo me ragionare dei problemi di queste persone in termini assoluti, pensando di avere di fronte interlocutori simili in tutto e per tutto a noi . La nostra cultura, la nostra capacità di risolvere i problemi, di affrontare la vita, di comunicare è estremamente individuale e personale: le risposte che si leggono su questo blog, ne sono la riprova. Magari fossimo tutti tolleranti, pazienti, capaci di non reprimere le idee degli altri ed aperti al dialogo ed alla discussione costruttiva finalizzata a trovare una serie di regole da condividere ed applicare. E allora? Cosa si fa?
Controlli ed applicazione della legge.
Attraverso i controlli si verifica se i bambini vanno a scuola, se si integrano con i compagni, se le norme igieniche vengono rispettate e se imparano la lingua della nazione che li ospita.
Attraverso i controlli si verifica se la famiglia vive in ambienti adatti, se i componenti la famiglia sono in regola con la legge e con i permessi di soggiorno.
Attraverso i controlli si verifica dove gli adulti lavorano e se i luoghi dove prestano servizio sono rispondenti a tutti quei requisiti socio-sanitari vigenti nella nazione ospite.
Attraverso i controlli si verifica se (come stabilito dalla legge nel precedente governo) hanno uno stipendio minimo da garantire loro un regolare soggiorno nel paese.
Attraverso i controlli si verifica se i conti correnti bancari sono regolari così come i pagamenti effettuati per le varie compra vendite di immobili e di materiali….
Nel caso in cui si evidenziassero delle irregolarità dovute da parte loro ad inadempienze e da parte di qualche altro allo sfruttamento, la medicina è una sola: certezza della pena per tutti e niente sconti per nessuno.

Anonimo ha detto...

chiaro e ottimo

Anonimo ha detto...

Leggasi stato di polizia.

Se funzionasse si potrebbe ragionarci sopra, ma è stato bocciato dalla storia, figurarsi poi in Italia dove non funziona mai nulla ...

L'unica strada possibile è la libera integrazione nel rispetto delle reciproche diversità e delle regole del paese ospitante.

Scusate se la penso così, ma se vi può fra una decina d'anni la penserete come me.

Anonimo ha detto...

PER IL PIRATA:

Almeno noi ci siamo liberati dal Fascismo.....loro sono ancora sotto DITTATURA!!!
Ti ricordo anche che la loro posizione di "VERTICE", almeno nella nostra epoca, è frutto solo e soltanto della loro Potenza Economica, Militare e Numerica..e non alla loro Cultura o Civilta'!!!!

Luca Zambianchi ha detto...

PER IL PIRATA BARBAROSSA:
in una partita di calcio i controlli affinchè tutto si svolga nelle regole li fa l' arbitro, non la polizia. Nella scuola elementare di mia figlia, per esempio, la maestra verifica lo stato di pulizia e di igiene dei bambini che sono vestiti a strati come la cipolla (con il pigiamino sotto ai pantaloni...) e quando vede che l' igiene è zero li minaccia di fare loro la doccia: la polizia non c' entra. I controlli della capacità di apprendimento della lingua italiana si fanno attraverso le verifiche nelle ore di lezione a scuola, non al commissariato di polizia. I controlli a casa li fanno coloro che lavorano presso i centri sociali: la polizia non c' entra.I controlli nelle banche non vengono fatti dalla polizia, in certi casi dalla finanza, spesso è la stessa banca che fa le prime verifiche. Vedi quindi che prima di pensare subito ad una forma di presunta repressione armata, si possono mettere in gioco tante e tali forze umane che si chiamano solidarietà, sostegno, aiuto, fino a quando rimaniamo in ambito della sfera della persona: si chiamano rispetto delle nostre regole se applichiamo la 626, se combattiamo lo sfruttamento dei lavoratori e dei minori, se gli affari si svolgono nei modi e nei metodi leciti.

Anonimo ha detto...

X la Barba Rossa

Sei proprio un bel personaggio.
Devo dire però che mi fai un po' pena, ma non per questo non ti rispetto e tollero.
Sai benissimo che la mia era solo una affermazione provocatoria, ma il fatto che mi hai risposto in quel modo mi fa pensare che durante il giorno hai poco da fare se non trovare il tempo per intrometterti e ficcare la tua barba rossa in un blog che non ti si addice. Non sei gradito.
Sei sgradevole proprio come le tue provocazioni e i cinesi quando schiavizzano i bambini, non si lavano o ti ruttano in faccia dopo aver mangiato.
Non per questo non li rispetto, so che è il risultato della loro cultura ultra centenaria.... Quindi li tollero, come tollero te.
...allora i greci e gli egiziani che dovrebbero dire?
Vedi sono appena tornato da Napoli,città meravigliosa, una miniera d'oro, ma abbandonata ed ora più che mai sommersa dall'immondizia. Che tristezza!
A me turista italiano, se permetti, dà fastidio vedere nel 2008 turisti americani, francesi o giapponesi navigare tra la puzza ed il terrore di essere scippati.
A Napoli non si rispettano le regole; non lo dico io, sono gli stessi napoletani che lo affermano. Non le accettano (preciso, non tutti ma la maggior parte). Perchè? E' giusto?
Se tutto e tutti sono sempre giustificabili, allora non lamentiamoci più.
Le regole ci sono e ci devono essere, come i controlli ed i controllori. Io nel mondo voglio essere rispettato non solo per il mio passato (vedi civiltà romana, Leonardo, Michelangelo, Cristoforo Colombo, Fermi ecc.), ma anche nel presente e non anche per la spazzatura, mafia, camorra, Craxi, Moggi o Prodi.

Anonimo ha detto...

x Asterisco

In verità non cerco ne gradimento ne compatimento e dunque le tue esternazioni di pena e sgradimento risultano di scarsa utilità per questo blog oltre che valutazioni soggettive non richieste da alcuno.

Altresì mi aspetto dalle persone degne dello status di essere umano, il rispetto della verità e della libertà (ricordi il termine? è affianco alla parola popolo del partito che hai votato) di opinione.

Non fa onore al genere umano scoprire persone che alla dialettica antepongono il turpiloquio e le minacce (vedi Anima Nera) nei confronti delle persone che non la pensano allo stesso modo.

Sebbene da persone come te e Anima Nera non ci sia da aspettarsi sillogismi o sofismi nel cercare di dimostrare la propria tesi, potresti quantomeno cercare di fare uno sforzo di articolazione oggettiva del pensiero anzichè naufragare in facili e soggettivi giudizi...

PS: a proposito dei cinesi che schiavizzano i bambini, è l'ennesimo rozzo pregiudizio che non porta da nessuna parte. Il fatto che un uso sia praticato da certe persone appartenenti a un popolo non significa che questo uso sia inscritto nella sua tradizione o cultura. Prova a fare uno sforzo di immaginazione asterisco, se così non fosse i Cinesi potrebbero dire che i figli degli italiani violentano a turno le figlie e poi le buttano in un pozzo...

Anonimo ha detto...

x dinosaur jr

hai certamente ragione che la posizione di vertice della Cina sia determinata dalla sua potenza economica, militare e demografica.

A maggior ragione, credo varrebbe la pena di trattarli con maggior rispetto anzichè lasciarci andare a primitive espressioni tipo: il popolo o la cultura italiana è superiore a quella cinese...

Il tanto da noi ammirato popolo americano tratta con profondo rispetto quello cinese e ahinoi con molto minor rispetto quello italiano. Basti pensare come ci hanno trattati nella tragedia della funivia del Cermis o dell'assassinio di Nicola Calipari durante l'assalto alla scorta di Giuliana Sgrena...

Ragionando con la logica del "popolo migliore" secondo il modo di pensare di morena, anima nera e asterisco si potrebbe dunque dire che per gli americani i cinesi sono migliori degli italiani...

Anonimo ha detto...

x Luca e l'arbitro di calcio.

Certo Luca (sempre più sinceramente caro),

al solito hai perfettamente ragione.

In un mondo perfetto...

Purtroppo noi non viviamo in tale mondo e credo siano di difficile applicazione i tuoi proponimenti...

Senza considerare la montagna di ingiustizie e liberi arbitri che sarebbero commessi dai controllori...

CARO LUCA, MENO REGOLE E PIÙ VALORI!!!

E' sui valori e sulla capacità di metterli in pratica che si vincono lotte culturali, non attraverso leggi e coercizioni ...

Anonimo ha detto...

X IL PIRATA DELLE CARRUBE

Ma allora fai parte del girone dantesco dei TURPI MASOCHISTI!!!

Non solo ti piace vivere in mezzo alla schiuma d'urina ma godi nel ricevere dai lettori delle tue scemenze badilate di compostaggio.

E non sei mai sazio.

Ma non ti preoccupare conosco io il modo per sfamarti e dissetarti definitivamente...

Attendi confidente nella

Tua Anima Nera.

Luca Zambianchi ha detto...

PER IL PIRATA BARBAROSSA:
in un intervento fatto in tempi ormai lontani dissi che tutto deve ripartire da una cosa solo dalla nostra morale. Se la maggior parte dei politici che ci hanno governato rappresenta alla ennesima potenza quelle che sono le nostre bassezze, noi abbiamo la speranza di cambiare solo se prenderemo coscienza di questo: della nostra morale. SONO PIENAMENTE D' ACCORDO CON TE.
Pensa solo che 30 anni fa mio nonno faceva i suoi affari con altre persone con una stretta di mano o dando la sua parola! Adesso per fare un contratto, di qualsiasi genere, dal libro che compri alla ristrutturazione di un qualche cosa, non bastano gli avvocati...Quindi...siamo noi che dentro di noi dobbiamo cambiare.

Mikael ha detto...

Fa piacere vedere quanti "accesi" dibattiti si riscontrano quando si va a toccare uno dei dibattiti del momento.
Dico momento perché come ogni punto critico e di acceso dibattito dopo breve tende a essere messo da parte per causa di forza maggiore.
C'è però un punto che mi preoccupa particolarmente, ogni persona che è intervenuta ha scritto il suo punto di vista, non voglio giuducare i pensieri altrui ma secondo me il nodo fondamentale è un altro:
Guardando questa pagina e leggendo i commenti vedo cmq un Popolo che è instabile inpaurito dalla diversità, ma più che altro Confuso.
Siamo cofusi su come affrontare questo problema (perché è un problema), su come conoscerlo, come trovare la verità in mezzo a menzogne razziste o dettate da persone con propri interessi.
Se non riusciamo a capirci fra di noi, sul cercare di trovare delle convergenze su questi temi, sul cercare delle soluzioni comuni o possibili approcci.
Come possiamo pretendere di trovare un filo conduttore con questa gente?
Come possiamo aprire le nostre menti e fare il passo successivo?
Come facciamo a sapere come comportarci come unico soggetto sociale e politico?
Credo che la nostra confusione, indifferenza e "ignoranza" in materia giovi solo a un lato della moneta: A loro.

Anonimo ha detto...

E' incredibile e bello come due posizioni possano apparire ideologicamente distanti per poi scoprirsi perfettamente coincidenti nella sostanza.

Grazie Luca, perchè il tuo blog mi ha insegnato a leggere le ragioni di quella parte in cui credevo non vi dimorasse ragione.

Anonimo ha detto...

grazie ... leggere ... ragioni ... dimora ?!? Sai qual'è il vero problema pirata?

Che nella casa di cura per malattie mentali in cui "dimori" danno l'accesso ad internet 24h su 24.

Anonimo ha detto...

Certo Anima che con le parole ci sai fare ..... Solo parole o c'è dell'altro?

Anonimo ha detto...

...leggevo a proposito di Napoli( nominata da Asterix)che ci sono state in questi ultimi giorni roghi contro Campi Rom, ronde e altra violenza; tutto come ritorsione ad una tentato rapimento....voi che ne pensate???
Una cosa è certa...che questa violenza è segno di esasperazione verso uno stato di cose diventato intollerabile....colpe certo di un BUONISMO ASSURDO...e questo lo posso comprendere...ma mi domando PERCHE' TUTTA QUESTA VIOLENZA..QUESTA FOGA.. I CITTADINI NAPOLETANI NON LA RIVOLGONO ANCHE VERSO LA CAMORRA?anzi spesso difendono i ricercati dall'intevento della polizia!!!
BEH volevo solo esprimere questa mia perplessita'!?!?!
sono comunque sempre piu' convinto che dovremmo avere uno Stato piu' forte e meno tollerante nei confronti di TUTTI...compresi rom, rumeni, cinesi,...MA GUAI A PRENDERSELA SOLO CONTRO DI LORO...I NOSTRI PROBLEMI SONO MOLTO PIU' ANTICHI DELLA LORO VENUTA!!!CIAO

Anonimo ha detto...

Vedo che l'argomento "immigrati" interessa molti Italiani. Non voglio assolutamente dare un contributo etico, filosofico, antropologico, storico o politico al problema. Vorrei solo far presente ai lettori del blog, dell'una o dell'altra fazione, che il problema "immigrazione" per noi Italiani si è sicuramente presentato in tempi più che recenti e in maniera più che rapida! Siamo stati veramente colti di sorpresa! Come non negare che nel giro di qualche anno, forse mese, il centro di Forlì, come di tante altre piccole provincie italiane, si è riempito di gente di tanti colori, nero, giallo, bianco, biondo, cenere, sicuramente appartenente ad etnie diverse dalla nostra!!!! Come non negare che ciò ha provocato un malessere diffuso, di insicurezza, certamente legittima, perchè il non noto è sicuramente più destabilizzante di ciò che è noto! Perchè negare che gli Italiani, abituati a vivere solo con Italiani (con pregi e difetti noti ormai da secoli!) possano legittimamente sentirsi minacciati da gente di etnia, cultura, tradizioni, abitudini e religione totalmente diverse dalla loro?
La convivenza con tante altre etnie è un problema, ancora più urgente perchè si è presentata in tempi e modi rapidissimi, in assenza di preparazione per i cittadini che devono accogliere e di regole chiare per chi deve sorveglaiare.
Per motivi di lavoro devo attraversare il centro di Forlì, in orari imprevedibili, tre o quattro volte al giorno, in bici o a piedi, dipende solo dalle condizioni del tempo, e negli ultimi mesi sono sempre più rimasta colpita dalla altissima densità di avventori appartenenti a popolazioni sicuramente non di origine latina. Devo dire molto serenamente che il fenomeno mi ha dapprima allarmata, poi, visto che la paventata minaccia non è diventate realtà, ha semplicemente suscitato la mia curiosità. Ma da dove e come arrivano, dove alloggiano, dove lavorano, dove si curano in caso di necessità, come fanno a sopravvivere? Io sono Italiana, dacchè sono nata vivo nella mia adorata Romagna, ho figli, non marito, laurea, e svolgo, con vera tenacia creativa-professionale, una libera professione da più di venti anni. Eppure faccio fatica, come tanti altri Italiani, ad arrivare alla fine del mese. Pago tasse (sì, avete letto bene, ma questo è un altro motivo di discussione), pago i contributi per la pensione, pago l'affitto, pago l'asicurazione dell'auto e tante altre cose.....Pago le imposte regionali per assicurare ai miei figli e a me il contributo alle medicine e al ricovero in caso di malattia.......Ma tutti gli immigrati, temporanei, clandestini, regolari, pagano quanto noi? Per quale motivo nelle graduatorie degli alloggi popolari o nelle varie graduatorie dei contributi comunali al pagamento dell'affitto possono passare davanti a famiglie di Italiani, sicuramente in difficoltà quanto loro?
Non nutro alcun pregiudizio nei confronti di chiecchesia, Italiano, Europeo, Extraeuropeo, (forse sì, qualche problema me lo pongo di fronte ai musulmani, che tengono le donne chiuse in casa o le fanno uscire, raramente, solo con regolare burca), però mi chiedo, e chiedo a tutti, queste domande sono frutto di leggende metropolitane o hanno un minimo di fondamento?
P.S. Non tanto tempo fa ho avuto modo di visitare un paese dell'Africa Nera (sotto l'equatore). Risultato, mi è venuto letteralmente il "mal d'Africa". E ho avuto modo di conoscere gente del posto e di affezionarmi a qualcuno di loro. Risultato: tengo un sogno nel cassetto, appena posso, vorrei andare a vivere là, in mezzo a loro, alla loro inesorabile flemma, alle loro malattie e alla loro miseria (tanto non c'è problema, "HAKUNA MATATA" impera), loro invece vorrebbero poter venire in occidente, guadagnare un pò, ascoltare musica MP3, guardare TV digitale, collegarsi a Internet comunicando col mondo in tempo reale. E ovviamente sto cercando di far realizzare il loro sogno, anche solo per qualche settimana, con visto tiristico.....Risultato, volendo, come voglio, rispettare le regole, devo invitarli e garantire per loro, devo depositare e vincolare fondi ritenuti necessari per il loro mantenimento qua in Italia (circa 25 Euro al giorno a persona), fare una polizza assicurativa che copra eventuali necessità sanitarie e ricoveri ospedalieri, dare prova di biglietto di viaggio andata e ritorno.
Ovviamente cercherò di ottemperare a tutte le richieste e cercherò di far visitare l'Italia ai miei amici extracomunitari, ma mi chiedo: tutti quelli che vedo così numerosi in città avranno prestato così tante garanzie e/o avranno regolare permesso di soggiorno?

Mikael ha detto...

RISPOSTA A DINOSAUR JR:

Credo che il fenomeno delle Ronde faccia parte del DNA (se pur antico) del nostro popolo, anche se per fini diversi da un tempo oggi purtroppo dobbiamo riscontrare che esse siano tornate.
Le Ronde a mio avviso non importa i motivi di fondo non possono essere accettate e tollerate in una Civiltà Democratica come la nostra.
Sarebbe come tornare allo "stato di natura" dietro il sipario decantato da Hobbes.
L'importanza non sono le Ronde in se mai il significato che esse si portano appresso. L' importanza è capire il perché!
è vero che non c'è sicurezza, o questa impressione è solo una causa della disinformazione?
Dire di non sentirsi sicuri e mettere non può essere solo una scusa di alcune persone per metterle in pratica, sentendosi in un certo senso tutelati nel farlo?
Dunque, le ronde sono una nostra risposta ai poteri "forti", se avessimo:

1) UN SISTEMA GIUDIZIARIO FORTE E
DECISO.

2) FORZE DELL' ORDINE CON
PIù POTERE E MARGINE
D' AZIONE.

credo che esse non esisterebbero.

Come ultima nota su questo argomento vorrei esprimere un giudizio positivo sulla campagna elettorale della lega in quanto ha lavorato molto bene e i risultati si sono visti, ma trovo "Inaccettabile" che un partito oggi sia il motore di spinta di queste azioni che da per loro sono Illegali e Amorali.
Un partito che approva le ronde è un partito che manca di rispetto alle nostre istituzioni, che manca di fiducia in esse cercando
di scavalcarle.

Le Ronde si fanno contro nemici visibili e paure nuove.
La Mafia fa parte della loro cultura cè da sempre.
Il tuo concetto è giusto ma gli interessi cambiano a seconda del soggetto con cui ti rapporti.

Anonimo ha detto...

Per la Barba Rossa

Errata Corrige:
Mi è dispiaciuto molto essere stato mal interpretato. ...e tu lo sai!
La scintilla che ha scatenato la tua reazione (a volte molto più filosofica che pratica e realista)sta nella mia affermazione dell'essere "culturalmente" superiore.
Se vai a leggere altri miei interventi capisci da solo che il rispetto della persona come essere umano va sempre sopra ogni cosa; Io purtroppo, visto che lavoro 14 ore al giorno spesso senza pause pranzo o meranda, scrivo alle 2 di notte, e sai che il cervello non è tanto lucido a quell'ora con il peso della giornata sulle spalle.
Quello che intendevo dire è semplicemente che le nostre capacità e potenzialità non sono affatto inferiori o se preferisci, minori alle loro. Ecco, questo non lo tollero proprio!!
Voglio chiudere qui questa sterile polemica nel rispetto del blog di Luca che non si merita queste penose ed infantili scenette.

Anonimo ha detto...

Anch'io penso che uno Stato non possa permettersi di avere al suo interno una comunità sostanzialmente a sè stante.
L'Italia ha il dovere di accogliere gli immigrati regolari, che lavorano e sono disposti ad integrarsi; ma ha anche il SACROSANTO DIRITTO di pretendere che questi rispettino le leggi italiane.
Non si tratta di Stato di Polizia, ma di Stato di Diritto, che è cosa ben diversa.
Il rispetto delle norme sull'igiene, sul lavoro, sullo sfruttamento; la necessità che i figli degli immigrati cinesi imparino, nelle nostre scuole, a rispettare i nostri valori, la nostra costituzione materiale: questi sono punti fermi da cui non si può prescindere.
Altrimenti non si ha integrazione, ma solamente anarchia: e il mancato rispetto delle norme basilari per la nostra convivenza sociale non potrà che travolgere anche la situazione di molti italiani.

Concordo con Mikael sul fatto che le ronde non possano essere la soluzione alla paura ed al senso di insicurezza.

Luca P

Anonimo ha detto...

Giusto Luca Pes, bravo anche Asterix per il suo gesto conciliatorio. Pirata sei un mito.

Luca Zambianchi ha detto...

PER TUTTI:
sono contento nel vedere che ci stiamo allineando ad una discussione costruttiva. Vi faccio notare come un contradditorio (il pirata e non solo) sia importante ed utile nel valutare aspetti che o per stanchezza, o per inesperienza, o per fretta, o per non conoscenza dell'argomento risulterebbero stucchevoli ed inutili. Mi conpiaccio con Asterix e Dinosaur Jr che dimostrano di credere in quello che scrivono, riconoscendo a Cesare quello che è di Cesare. Mi piace leggere che si ammettano gli errori, nel rispetto di tutti.
Sono pienamente in sintonia con ta Luca.
Grazie a tutti dell' aiuto.

Anonimo ha detto...

ben detto Luca

Tommaso ha detto...

Senza nulla togliere alla cultura cinese che sinceramente mi ha sempre molto affascinato vorrei far notare che loro sono MOLTO diversi da noi, e non parlo dell'aspetto esteriore.
La cultura orientale è estremamente diversa e molto poco comprensibile per noi occidentali. Ciò non toglie che sia una CULTURA affascinante, sia quella de passato che del presente, ci sono artisti moderni cinesi che creano delle opere incredibili.
Però vorrei spendere due parole per dare una risposta (provocatoria) alle domande di Barba Rossa:
1) La Cina perché la manodopera NON costa nulla, è abbondante e sacrificabile. Inoltre non vi è nessuna tutela dell'ambiente, inquinano senza controllo.
2) Quella Cinese, anche se le autorità hanno cercato di azzerarla dopo la presa di potere del Popolo. Molte menti libere della Cina sono scappate.
3) La Cina ma perché possiede una potenza militare tale da far paura, non credo che centri nulla la cultura che si possiede per essere ammessi nel consiglio di sicurezza.
4) Il cinese, visto il numero dei cinesi! Ma il governo sta adottando da anni varie soluzione. Al secondo figlio la donna è COSTRETTA a sottoporsi ad un intervento chirurgico e viene sterilizzata. La pena di morte è prontamente applicata. Le condizioni di vita, l'inquinamento e le malattie derivate aumentano la mortalità.
5) L'impero cinese anche se entrambi gli imperi avevano il dominio su tutte le terre al tempo conosciute.
6) Sull'ultima sono in dubbio anche se fino alla fine dell'ottocento probabilmente eravamo noi in vantaggio... è pur vero che li la sperimentazione non necessita di tanti controlli sicurezza come da noi.

Si potrebbe stare giorni a rispondere a questi punti argomentando a favore di uno o dell'altro popolo ma sarebbe inutile. Questi 5 interrogativi non ci diranno quale è il popolo più civile perché la civiltà non dipende dal PIL o da quanto produci.
E sicuramente l'idea di "civile" è molto diversa per noi e per i cinesi.
Ritengo, però, che il rispetto dell'altro sia un segno importante di civiltà e noi italiani ci facciamo rispettare sempre molto poco perché qui da noi fanno tutti quello che vogliono (italiani compresi).
Servono regole e CERTEZZA delle pene

Anonimo ha detto...

a Federica:

puoi chiedere a Giusi (Donna Curiosa) e a Silvia

oppure

il mio email è anima.nera.pece@gmail.com

Anonimo ha detto...

Ciao Luca! me lo potevi dire che nel tuo blog si tromba a tutto andare!!!