domenica 25 maggio 2008

LO STATO SIAMO NOI...MA...NOI CHI SIAMO?...

Io in casa mia rappresento il capofamiglia. Se ci sono problemi e discussioni si affrontano: a volte se c’è bisogno mollo qualche scapaccione alle mie due figlie, non ho paura delle critiche, do e pretendo il rispetto. Non accetto che le bimbe mi parlino a bocca piena né masticando la cicca, è una questione di educazione. Quando hanno bisogno e mi chiedono aiuto sono disponibile, sempre.

Napoli ha chiesto aiuto allo Stato. Lo Stato ha risposto: Berlusconi ha nominato Bertolaso commissario con tutti i poteri, ha deciso di fare e riutilizzare le discariche, ha stanziato il danaro, ha pensato di costruire gli inceneritori …cosa altro doveva fare?

La protesta dei partenopei,quando si è saputo dove le discariche verranno aperte, è stata esagerata: barricate, strade occupate, gente in piazza che resiste alle forze dell’ ordine intervenute per ripristinare la normalità.

Questa notte altri roghi con immondizia bruciata nelle strade, altri disordini ed altra violenza.

Napoli e i napoletani sono una bella storia. Vogliono gli aiuti, da 15 anni vivono in mezzo ai topi, li hanno governati come peggio non si poteva, non sono stati responsabilizzati e non hanno neanche preso in considerazione la raccolta differenziata dei rifiuti e davanti a reali e concreti sostegni si arrabbiano e menano? Cose da matti.

E’ proprio vero che abbiamo perso il senso dello Stato e della disciplina: questo però è anche colpa nostra: di genitori, che abbiamo stravolto nella famiglia e nella scuola quella che è l’ autorità ed il rispetto per le maestre ed i prof.,
di uomini che non hanno più la volontà di stare nelle regole e nella legge (noi usiamo la legge per evaderla),
di uomini che non hanno più stimoli se non quelli di volere possedere di più a scapito degli altri…

E allora? O si cambia stile o è tutta roba da ridere. L’ importante è che però si continui in questa pulizia di Napoli costi quello che costi: che “la fumata nera” di questa notte, del cassonetto dato alle fiamme, sia il segnale di un qualche cosa che sta cambiando in positivo.
Speriamo

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Per Luca.
QUESTO SI che è un bel discorso!
Con rispetto parlando, con questo intervento hai recuperato un paio dei punti persi con quello relativo alle badanti.
Ciao ciao.

Tommaso ha detto...

Finalmente si sta facendo qualcosa x riportare Napoli in una situazione "normale". Forse non è la soluzione perfetta ma le soluzioni PERFETTE NON ESISTONO! tanto più che questo è un provvedimento URGENTE e quindi possibile che abbia delle imperfezioni ma d'altronde non si può lasciare tutto com'è per altri 15 anni!
Non è possibile che ogni volta che è necessario un provvedimento, soprattutto se urgente e improrogabile, si debba sempre accontentare tutti! e infatti finora non si è risolto nulla.
Ben venga un provvedimento forte e a chi vuole criticare (le critiche sono sempre ben accette ma le polemiche non servono a nessuno) dico di aspettare prima di vedere i risultati.

Luca Zambianchi ha detto...

PER MORENA:
devi prendere in considerazione la questione delle badanti, sapendo che comunque una regola bisogna adottarla. Io sono partito dalla cosa più semplice: fare una anagrafe delle interessate, per poi costruire tutto quello che ne deriva. Prova a pensare l' aiuto effettivo che queste persone danno alle famiglie sia in termini economici sia in termini di sicurezza per il nonno che rimane a casa invace di andare in un istituto. Qualsiasi proposta ben venga. Ciao

Luca Zambianchi ha detto...

PER TOMMASO:
è vero. Problemi ce ne saranno, l' importante è comunque fare per risolvere le questioni. Potranno esserci anche metodi migliori, meno violenti però ricordati l' inizio del discorso che ho fatto: quando sono esasperato anch'io uso le mani per imporre una data cosa. A napoli l' esasperazione è un sentimento che dura da 15 anni...

Anonimo ha detto...

Caro Luca, concordo sul discorso regole, ma di tipo ben diverso da quelle menzionate. Se ti parlassi delle mie proposte probabilmente discuteremmo una settimana!
Ciao, alla prossima.