martedì 6 maggio 2008

DERIVATI...NEL DUBBIO NO GRAZIE!!!...

Incuriosito dalla trasmissione Report sui DERIVATI (strumento finanziario che deriva da un’ altra operazione e serve per gestire l’esposizione ai rischi di mercato, come per esempio la variazione dei tassi di interesse o dei tassi di cambio) mi informo se e come anche il nostro comune così come tanti altri comuni di tutta Italia si sia cimentato in questo tipo di operazione. Naturalmente sì, con delibera di giunta comunale si è proceduto all’ individuazione dell’ advisor del comune di Forlì per la consulenza e la gestione di eventuali operazioni di interest rate swap ( è uno strumento finanziario derivato con il quale due controparti si impegnano a scambiarsi denaro, per un periodo di tempo, in base a differenti tassi di interesse sullo stesso capitale di riferimento) nell’ istituto di Credito Dexia Crediop Spa.
Il comune di Forlì ha attualmente in essere 2 contratti di Interest rate swap
Con DEXIA CREDIOP Spa 44.472.000,00 euro durata 20 anni
Con UNICREDIT BANCA Spa 13.825.216,69 euro durata 9 anni

Dopo avere chiesto ed ottenuto informazioni a riguardo ho capito che comunque questo tipo di investimento è a rischio e potrebbe presentare delle reali perdite di denaro per le casse già misere del nostro comune.
Un esempio. Ho fatto formale richiesta 20 giorni fa al direttore di Area Finanze Patrimonio e Contratti per sapere quale è il valore Mark To Market (è il valore di mercato, che può variare ogni giorno, di uno strumento finanziario derivato a una determinata data.) dalla Centrale Rischi Banca d’ Italia.
In data 29-02-08 l’ operazione in essere con Dexia-Crediop presentava un valore di -891. 336 euro, alla data del 23-04-08 -266. 000 euro, oggi pomeriggio 06-05-08 mi telefona l’ impiegata dell’ ufficio Area Finanze comunicandomi che siamo a + 30. 000 euro.
Da parte dei funzionari era stato effettuato un solo controllo dei rischi da quando era stato posto in essere l’ investimento. Da più di un anno non si effettuavano più controlli di tale genere. Da quando sono andato a chiedere spiegazioni in un mese si sono effettuati più di 5 verifiche ed abbiamo appurato che c’è un rischio reale e ben fondato sul tipo di investimento fatto su uno dei due derivati in essere.

Allora mi chiedo

E’ GIUSTO INVESTIRE SOLDI PUBBLICI IN OPERAZIONI A RISCHIO ?
QUALI INDAGINI SONO STATE FATTE A MONTE DELL’ INVESTIMENTO?
QUALI GARANZIE ABBIAMO AVUTO SUL TIPO DI INVESTIMENTO E DA CHI?
ALLA FINE CHI PAGA?

Questa la so

NOI e sempre NOI cittadini all' oscuro di tutto.

Ho deciso di fare una interpellanza al Sindaco, insieme con un collega, per avere delle risposte precise alle domande. Vi farò sapere.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Già, la famigerata e sbandierata "Trasparenza!". Anche sul caso dei derivati torna a pennello quello che il "Wall Street Journal" ha scritto in merito alla diffusione online dei redditi degli italiani. Ecco il sarcastico commento: "Come Mr Prodi, noi crediamo che si debbano pagare le tasse. Crediamo però anche nella privacy. Se il Governo è interessato a rendere più trasparenti i dati finanziari degli italiani, un modo migliore di iniziare sarebbe quello di spiegare perchè lo Stato abbia bisogno di consumare il 48% del suo PIL. La trasparenza è una buona idea. Ma si cominci da chi incassa le tasse e non da chi le paga!"

Anonimo ha detto...

bravo Luca!

sempre attento e preciso nello scovare le magagne della nostra amministrazione clientelare.

Anonimo ha detto...

Ciao Luca. Sono rimasto molto colpito da quanto accaduto a Palermo al CARDIOCHIRURGO MARTELLETTI.

E mi sono chiesto cosa ne possono pensare tu e gli amici medici del blog (se non ho letto male anche Asterix e Tir lo sono).

Personalmente mi sembra assurdo che una persona che ha salvato la vita a tanti bambini e che ha dedicato l'intera sua vita a questa missione possa poi cadere in reati e crimini così deprecabili.

Pensando poi che il tutto è avvenuto a Palermo sorge automatico il sospetto che sia stato incastrato perchè magari non si è piegato alle logiche malavitose dell'ospedale in cui era primario...

Ma non so... ditemi voi se è possibile e qual'è il vostro giudizio a proposito

Luca Zambianchi ha detto...

PER ARANCIONE MECCANICO:
Non penso che possa essere sostenuta l' accusa di pedopornografia, anch' io rimarrei veramente sconcertato, se risultasse vero. Il resto sarà motivo di attenzione: se fosse una "manovra" solo politica, visto i suoi precedenti, sarebbe una vera schifezza. Come professionista, stravagante ed esuberante ma decisamente capace non si discute.

Luca Zambianchi ha detto...

Come vi avevo detto, abbiamo fatto l’ interpellanza al Sig. Sindaco, in data odierna.

I sottoscritti consiglieri comunali:
PERELLI FILIBERTO
ZAMBIANCHI LUCA

Premesso

Che il comune di Forlì risulta avere stipulato i seguenti contratti, aventi in oggetto interest rate swap,tuttora in essere con DEXIA CREDIOP s.p.a. per 44.472. 000,00 di durata ventennale e con UNICREDIT BANCA SPA per 13.825.216,69 di durata novennale;

che tali contratti, per come tutti è noto, realizzano, in capo al contraente un rischio-contrattuale anche rilevante;

che, per quanto emerge dall’ esame della centrale rischi tenuta dalla Banca d’ Italia, in relazione a tali contratti, emerge anche un rischio in capo al Comune di Forlì,

INTERPELLANO

Il Sig. Sindaco del comune di Forlì affinché dia risposta ai seguenti requisiti:

A) E’ a conoscenza il Sindaco dei costi diretti ed indiretti concernenti i contratti sopramenzionati e connessi alla loro gestione?

B) E’ in grado il Sindaco di assicurare la collettività che tali contratti non siano “ a rischio” di perdita di risorse della collettività medesima?

C) Ritiene il Sindaco che tali contratti siano stati stipulati e siano mantenuti in essere in ottemperanza al principio della buona amministrazione del bene collettivo?

D) E’ in grado il Sindaco di riferire quale sia l’ eventuale costo o guadagno che il comune di Forlì otterrebbe risolvendo, oggi, i contratti?

E) Eventualmente rilevato il Sindaco che la gestione di tali contratti comporti un rischio prima non inteso, ritiene di dovere di ciò dare comunicazione alle autorità deputate alla sorveglianza delle attività delle società intermediatrici di credito?

Filiberto Perelli Luca Zambianchi

Anonimo ha detto...

Luca 6 una potenza!!!