domenica 6 aprile 2008

NOI F.I....MINORANZA IDEOLOGICA...

Leggo sul giornale il Resto del Carlino, la minoranza è divisa sull'aeroporto...il consigliere Luigi Sansovini spiega come la minoranza si è comportata con attenzione,disponibilità,critica costruttiva,ma anche di partecipazione propositiva, da parte di Viva Forlì, Udc,Ane Pri; atteggiamenti non nuovi per la verità di fronte  a importanti problematiche cittadine. Ciusura netta invece da parte di Forza Italia. Chiusura imposta dal consigliere Nervegna, nonostante manifestate disponibilità al dialogo di alcuni consiglieri del suo gruppo. Questo comportamento conferma che in consiglio comunale esiste una opposizione ideologica e una minoranza dialogante, con la quale occorre costruire rapporti di confronto per ampliare e consolidare il tratto della coesione democratica, all' insegna dell' etica della responsabilità e non dell' appartenenza.Ho sempre considerato il consigliere Sansavini un ottimo politico, democratico ed obbiettivo ma...Martedì pomeriggio si è riunito il consiglio comunale, dove si è discusso animatamente delle questioni ell' aereoporto, ne avevamo già parlato, ricordate?. La nostra consigliera Burnacci ha fatto il suo intervento nel quale ha spiegato il motivo per il quale eravamo estremamente critici nei confronti di una approvazione di un bilancio enormemente in rosso e che vedeva come unica possibilità di rilancio, parziale, il contratto con la compagnia Ryanair. Ci siamo resi disponibili per organizzare un confronto aperto con tutte le forze politiche che potesse fare emergere oltre alle criticità qualche proposta alternativa e di supporto al poco o nulla che fino ad ora è stato fatto, mentre ci siamo posti in una totale chiusura, è vero, nei confronti di un debito in continuo ed inarrestabile aumento. Da non dimenticare che l' anno scorso votammo unanimemente (astenendoci)  per la fiducia di una non avvenuta ripresa del Ridolfi.Da non dimenticare la società partecipata che doveva servire come rilancio dell' aeroporto e che ci ha dato solo altri debiti, alla quale, anche per quella votammo contro. Quale sarebbe stata la fine dell' aeroporto se fosse stato gestito da privati, senza avere la possibilità di disporre di soldi pubblici? Fallimento decretato molti anni fa. Quale sarebbe la risposta dei cittadini se fossero chiamati in causa quando si vedranno aumentare il costo delle utenze della luce dell' acqua e del gas per fare fronte al debito che comunque non si arresta? Il consigliere Nervegna, in dichiarazione di voto ha manifestato un voto contrario: questo non è avvenuto unanimemente perchè il consigliere Giunchi si è astenuto. Dov' è quindi la minoranza ideologica? Dove è la impossibilità a ragionare liberamente all' interno del gruppo?I rapporti di confronto, la coesione democratica, la minoranza dialogante dove erano quando in consiglio comunale si discusse di un caso nel quale il consigliere Sansavini fece un intervento importante per spiegare quanto fosse indispensabile per la città la trasformazione del terreno in questione da agricolo in terreno industriale ed in sede di votazione uscì dall' aula? Dopo quanto tempo intervenne la magistratura? Noi anche lì votammo contro ma quella è un' altra storia.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Situazione ingarbugliata, non ho ben capito chi sono i buoni e i cattivi... probabilmente non ci sono. Comunque rimane vergognoso lo stato di continua perdita dell'aeroporto. E che a ripianare il debito debba essere il muto cittadino!!!

Ma quando inizia a capirlo il Forlivese che si fa infinocchiare in continuazione dai suoi politici inetti e lestofanti!!!

Anonimo ha detto...

Sì infatti! sono solo capaci di spillare soldi al contribuente e di confezionare brillanti fallimenti.

Ma Luca è mai possibile? Non se ne può più di questa mediocrità istituzionalizzata.

Anonimo ha detto...

E di campare a sbaffo sul nostro lavoro, cara pila

Anonimo ha detto...

QUALCOSA NON MI TORNA...

Caro Luca, noi non ci conosciamo.

Ho scoperto questo blog per caso, facendo una ricerca sui siti della mia città.

Quella del tuo blog è stata una scoperta decisamente positiva, trovo questo blog interessante ricco di interventi originali e mai banali.

Seguo il tuo blog quotidianamente leggendo con attenzione anche i commenti dei tuoi lettori, taluni divertenti, altri curiosi e spesso mi rispecchio in loro o nelle tue valutazioni.

Ore sempre più prepotente cresce in me una domanda, forse un po' spregiudicata ed insolente e alla quale non mi aspetto di necessità che tu risponda, ma per la quale ti chiedo, come tua affezionata lettrice, di non deludermi facendo calare su di essa l'ascia censorea.

La domanda è la seguente: come si concilia la tua onesta e coerente condotta di vita con l'adesione ad un partito che conta fra i suoi esponenti e/o sostenitori più insigni personaggi impresentabili come Dell'Utri, Previti, Miccichè, ... sino ad arrivare al suo leader maximo Berlusconi con il suo seguito di processi e condanne prescritte o aggirate con leggi su misura?

Tengo a precisare che non sono una comunista e anche io sono fra la schiera di persone disgustate dell'amministrazione clientelare e ottusa della nostra città, che l'ha portata ad essere il fanalino di coda della nostra regione.

Luca Zambianchi ha detto...

PER POVERO ASINO:
hai detto bene, non ci sono buoni o cattivi ma consiglieri che cercano di dare ed a volta darsi delle ragioni per giustificare un comportamento o una presa di posizione nel nome di non si sa chi o che cosa. Tutti sappiamo che il rilancio dell' aeroporto di Forlì sarebbe per il nostro comprensorio un eccellente progetto: così come la malpensa lo è per l' interland milanese. Da quanti anni se ne parla? Quali meccanismi di valutazione sono stati adottati per la sua rinascita? Noi dipendiamo da Bologna, come sempre in tutto e per tutto. Quale politica di scambio o di intese siamo stati capaci di sviluppare con i responsabili bolognesi? Chi sono i responsabili di queste lacune che hanno fatto sì che il debito sia lievitato in quattro anni in più di 11 milioni di euro? L' ubicazione del nostro aeroporto non potrà mai consentire la possibilità di ampliamento della pista di atterraggio, quindi sappiamo bene le limitazioni che non potranno mai essere superate. L'interesse dei ravennati al nostro scalo è ben poca cosa, mentre la "rivalità" con Rimini è di dominio pubblico. Quindi, quando siamo tenuti a prendere delle decisioni importanti che comportano sacrifici per il cittadino che spesso non sa se non a cose fatte, quello che dovrà pagare e come, si deve essere estremamente obbiettivi: non si deve cadere nel campanilismo romagnolo, o nella retorica e tanto meno sperare in cose che potrebbero non essere sicure.
Il drammatico di tutti questi episodi che si ripetono puntuali qual' è?. La mancanza di responsabilità. Io nel mio lavoro sono abituato a prendere delle decisioni, sia in ambulatorio che in sala operatoria, per le quali rispondo personalmente, sia nel bene che nel male, nei confronti del paziente, tutti i giorni. Qui ci troviamo di fronte a dirigenti che continuano a percepire stipendi elevati, troppo, per quello che sono capaci di ottenere e sviluppare: io voglio pagare benissimo un professionista che mi dà risposte concrete e segnali tangibili di sviluppo ma voglio rifarmi su di lui se quello che porta avanti è disastroso. Troppo facile essere sempre coperti da un sistema...che fa acqua ormai da tutte le parti. Io non voglio annegare.

Anonimo ha detto...

Forse ultimamente mi sto ripetendo un po' troppo spesso ma sono d'accordo con Luca. Al 100%!

FISSIAMO GLI OBIETTIVI E MISURIAMO I RISULTATI E CHI NON LI RAGGIUNGE A CASA SENZA PREMIO DI LIQUIDAZIONE. CON I SOLDI CHE PRENDONO I DIRIGENTI PUBBLICI, POSSONO ESSERE PAGATI TRANQUILLAMENTE A PROGETTO, NON I POVERI PRECARI (CHE PER ALTRO E AL CONTRARIO LORO FANNO QUELLO PER CUI SONO PAGATI).

Questo è un mondo al contrario, e noi poveri onesti lavoratori siamo stufi di essere presi per il naso dai nostri incapaci ed inetti governatori. E a maggior ragione se sono di sinistra e dicono di essere amici dei lavoratori.

Anonimo ha detto...

Brava pila e bravo luca.

Ma mi piacerebbe poter leggere anche la risposta alla pungente ape maia

Anonimo ha detto...

Ape Maia benvenuta!

Anonimo ha detto...

CONCLUSIONI a pochi giorni dalle elezioni:

tra tv e giornali se sento o leggo il politichese mi viene prima nausea, poi il conato.

La situazione è IRRIMEDIABILE.

NON C'E' SPERANZA, e visto che NIENTE CAMBIERA', (a meno che venga fuori dal cilindro una personalità forte, decisa e concreta con l'unico obiettivo di fare del bene per l'italia e gli italiani, "lady o mister di ferro", ma questa è utopia),

intanto, continuate a fare i vostri comodi e i vostri comizi, ma almeno.....

.....ABBASSATECI LE TASSE!!!!!!

Luca Zambianchi ha detto...

PER APE MAIA ASTERIX E TIR CONTROMANO:
spero di essere chiaro, visto l’ ora della notte; se non lo sarò a dovere ci riproverò come mi è già capitato di dovere fare. Alla domanda che mi fu fatta circa 10 anni fa, di entrare in politica in Forza Italia, non fui capace di rispondere subito. Presi, come in tutte le cose che faccio, un periodo di tempo di alcuni giorni, per decidere sul da farsi. Non fu facile. Vi siete resi conto che mi piace criticare la classe politica, tanto da non riconoscermi spesso nelle scelte prese né da questo né da quel partito e di sfiorare anche la banalità nelle considerazioni; così come mi piace essere provocatorio nei confronti di noi cittadini , incapaci di rispettare le regole ma di criticare sempre e comunque l’ operato altrui. Riflettevo delle differenze tra paese reale e paese legale e sottolineavo la mancanza di capacità di risolvere le esigenze del cittadino qualunque, da parte di quella casta di politici che non era capace di rappresentarmi. Però era giusto essere solo critico senza fare niente altro oppure quello era il momento di responsabilizzarsi e di mettersi in discussione in una nuova veste? Nel mio lavoro ho avuto grandissime soddisfazioni, la più importante è senza dubbio il rapporto che ho creato con i pazienti. Questo è avvenuto negli anni, mantenendo sempre e comunque un atteggiamento leale e sincero e costruendo il tutto sulla serietà, sulla fiducia, sulla disponibilità, sul dialogo e sul confronto. Non mi sono mai sottratto alle responsabilità e ho cercato sempre di fare capire al paziente perché una scelta terapeutica o chirurgica fosse meglio di un’ altra. Ho creato insieme ad altri colleghi un gruppo imbattibile, per capacità, intendimenti e sincerità di rapporto. Sarei mai stato capace di ricreare questo o parte di questo anche in una nuova veste, quella politica, a 40 anni? Entravo in un mondo fatto di compromessi, meschinità, tradimenti…sarei cambiato come modo di pensare ed atteggiamento? Avrei avuto ripercussioni sul mio lavoro da parte di una dirigenza di colore esattamente opposto a quello che mi aveva proposto di entrare? Essere capace. Questo era quello che mi faceva paura. Essere all’ altezza di un qualche cosa di cui parlavo tanto e di cui tanto sentivo parlare ma che in realtà non conoscevo. Era un salto nel buio. Non avevo paura di diventare io stesso casta, quello no: perché vedete la casta non è solo quella politica ma anche quella dei medici degli avvocati degli ingegneri e così via e lì entri solo se vuoi entrare, non ti obbliga nessuno: ma quando sei entrato…Credo moltissimo nella meritocrazia. Non siamo tutti uguali come carattere, cultura, fede religiosa…ma tutti abbiamo gli stessi diritti e doveri. Dobbiamo tutelare a tutti i costi i più deboli, i bambini e gli anziani. Quanta criticità vedevo nella gestione di Forlì da parte di una classe politica da quaranta anni uguale…Questo, per farla breve, era quello che mi passava in testa tutte le volte che pensavo a Luca politico: non mi sono mai venuti in mente tutti i ballottini fatti da questo o quel uomo politico. Pensavo alle mia capacità non alle miserie che erano di tutti: per conoscere quelle non avevo bisogno di confrontarmi con la politica (ricordate lo scandalo delle valvole cardiache a Torino?). Basta avere il coraggio di accontentarsi di quello che si ha e dire no grazie a tutto il resto. Il mio giudizio personale su tutto il resto non ci farebbe certo litigare.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio Luca, per la tua risposta.

Condivido i tuoi stessi valori e per questo non capisco perchè sei sceso in campo proprio affianco al tridente Previti-Dell'Utri-Berlusconi.

Ti auguro di cuore di non tradire mai i valori in cui credi, perchè sarebbe tradire te stesso e i tuoi cari.

Anonimo ha detto...

Scusate se divago, ma l'ultimo intervento di Luca mi ha fatto riflettere.
Come lo vedete un mondo in cui regna:
1- La pazienza
2- Il rispetto verso il prossimo
3- Il sapersi accontentare di quello che si ha
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