domenica 16 marzo 2008

ANCORA NUCLEARE? COME DAL 1970 AL 1990 NO GRAZIE!!!

Ho letto e sentito discorsi che parlano ancora di nucleare.Attenzione perchè questa volta bisogna essere molto chiari. Non si devono confondere le nuove proposte, se ce ne sono,i risultati ottenuti a partire dagli anni '70 quando allora eravamo tra le prime nazioni al mondo a parlare di questo scottante problema, con gli interessi politici che dovrebbero essere ed invece non sono anche i nostri. Quanti discorsi, quanti governi si sono succeduti da quando Mattei cominciò a trattare il nucleare.Quanto fumo si è alzato intorno alle centrali nucleari costruite,abbandonate, trasformate e dismesse?, lo stesso che si è sollevao intorno ad un referendum, quello del 1987,che doveva essere decisivo per un secco sì o no e che invece è stato solo interpretato come un rifiuto al nucleare. Quello che è certo invece è il costo che abbiamo pagato dagli anni 70 fino alla fine degli anni 80 per entrare ed uscire dal nucleare:più di 100.000 miliardi delle vecchie lire. Quanti di noi cittadini si sono accorti che nella bolletta della luce si paga una voce che si chiama sovrapprezzo termico e che serve per coprire costi per i quali i benefici li dobbiamo ancora vedere? Come e dove verranno smaltite le scorie radioattive ? A quali costi? Se il nucleare è questo No Grazie.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo con il senso dell'articolo. E soprattutto vorrei portare all'attenzione il fatto che l'attuale nucleare è a fissione e che come carburante per la fissione si utilizzano vari isotopi dell'uranio. Ebbene i più recenti studi scientifici prevedono che entro il 2040 l'uranio presente nei giacimenti sarà completamente esaurito. A questo se aggiungiamo il fatto che per costruire un moderno impianto nucleare occorrono almeno 10 anni tedeschi (equivalente a circa 15-20 anni italiani), il conto è presto fatto: non avremmo ancora finito di ammortizzare i costi del primo nuovo impianto nucleare che rimarremo senza uranio...

Anonimo ha detto...

Buono a sapersi, fungo! E' che noi Italiani siamo sempre i soliti competitivi. Abbiamo appena ottenuto il primato europeo del ritardo in tema di energie rinnovabili (solare, eolico, geotermico) che subito ci vogliamo confrontare in nuove ambiziose sfide...

Anonimo ha detto...

Ma stai zitto fungo necrofago! E' solo grazie alla cultura del no che in campania siamo immersi sino alla gola di monnezza. Facile dire no a tutto, ma in auto ci vai in giro, o no? La doccia calda te la fai anche tu, e il riscaldamento lo usi o preferisci stare nel tuo substrato umido? Ebbene, cosa credi, da dove vengono tutte questi bei comfort? Dall'energia fossile, il cui costo aumenta di giorno in giorno e di cui l'Italia è ostaggio a causa di una politica energetica cieca e ottusa! Per cui o troviamo suluzioni alternative al fossile o ci diventiamo noi dei fossili, caro il mio fungo al piede!

Martina ha detto...

Incredibile!Agli italiani non è mai stato chiesto se erano d'accordo o meno per la costruzione di centrali nucleari nel loro paese e la cosa ancora più grave è che ora ne devono pagare le conseguenze...anzi,più che pagare le conseguenze devono pagare e basta:pagare bollette con cifre esorbitanti per esempio!Il costo del gas,col passare degli anni è salito alle stelle!La cosa ancora più preoccupante è che,a causa di una scarsa informazione,se fosse stato fatto un "vero" referendum nel 1987,forse questo avrebbe testimoniato realmente un rifiuto al nucleare!E se lo facessimo ora(anche se ormai è troppo tardi a causa dell'uranio ormai esaurito)?Cosa voterebbero gli italiani?Io non sono completamente sicura che neppure ora i miei connazionali esprimerebbero un parere favorevole.Troppe paure ancora circondano questo argomento!Come si può far capire anche ai più timorosi che anche se non costruissimo una centrale nucleare nel nostro paese,rimarremmo comunque danneggiati da un NON AUSPICABILE incidente nelle centrali francesi,tanto per fare un esempio?A causa di una scelta mai fatta l'economia nazionale ne ha risentito e ne risente tutt'ora,nonchè il nostro livello di sviluppo.Peraltro siamo anche fra i paesi più arretrati dal punto di vista della produzione energetica,seppur dotati delle risorse necessarie per produrla (sole,vento,...).

Anonimo ha detto...

X FUNGHICIDA:

guarda che se l'uranio sta x finire non è mica colpa del fungo radioattivo...

Anonimo ha detto...

infatti, brava martina

Luca Zambianchi ha detto...

PER FUNGO RADIOATIVO:Vero. Le riserve di uranio stanno per finire e pensare che intorno agli anni 70 avevamo con Eni quasi 60000 KM quadrati di permessi minerari e quasi tutti riguardavano compartecipazioni con giacimenti sparsi in tutto il mondo. Studiare bene il passato del nostro nucleare fa veramente inorridire. Così come la scelta politica di usare il metano (86) nelle centrali elettriche per poi passare al carbone. Selta illuminata perchè secondo alcuni   aveva riserve sfruttabili per alcune centinaia di anni e poi essendo sparso in tutto il mondo non potevano esserci ricatti da parte di pochi produttori. Si passò ad un consumo di 5milioni di tonnellate a più di 30 milioni di tonnellate nel decennio dall' 80 al 90.Ci si rese conto allora che  il trasporto del materiale con i mezzi a disposizione era completamente insufficiente per soddisfare i bisogni...e così si passava da questo a quel combustibile senza una scelta precisa fino ad oggi.Io non so se ripercorrendo tutto ciò si può trarre una morale, certo è che siamo stati e siamo ancora gestiti da persone poco competenti ed inaffidabili, incapaci di mantenere fede ad un progetto che va oltre la scelta di questo o quel governo. La nostra classe politica non tiene conto dei soldi che si sprecano per studiare programmare progettare sviluppare verificare un progetto.Si Cambia tutto e  si decide il contrario esatto a seconda delle intuizioni del politico di turno. Nel nucleare inteso come produttore di energia si erano e dovevano esprimere solo studiosi e scienzati.Basta.Ci sono gli ingenieri che studiano quanto cemento armato serve per costruire un palazzo? I giudici si affidano ai tecnici (periti) del tribunale per derimere questioni che necessitano di approfondimenti? I politici non devono entrare in questioni di scelte cosi specifiche, non possono saperne più di un premio Nobell.Ci deve essere un ridimensionamento generale.  Indipendentemente da chi ci governa io la sera voglio scrivere al p.c., leggere, riscaldarmi e sentire musica.Per farlo ho bisogno di energia.