domenica 16 marzo 2008

SEMPRE QUESTIONE DI POTERE...

Vorrei capire perchè il nostro governo non si esprime in difesa del Tibet schiacciato dal comunismo cinese. Ricordo che fin da quando ero studente ogni pretesto per non fare scuola (scioperare) era buono, bastava che ci fosse l'idea che qualcuno o qualche cosa venisse represso che subito si scendeva in piazza. Quante parole e discorsi non ancora terminati del cile di Pinochet, quante proteste contro la Russia che invase l' Afghanistan, tantissime e tali da boicottare perfino le Olimpiadi del 1980. E i Monaci Buddisti? Il Dalai Lama? E' vero che è venuto in Italia e nessuno dei nostri ministri l' ha ricevuto come si sarebbedovuto, è vero che mia figlia lo sta studiando a scuola (seconda media) come esempio di espressione non violenta di rifiuto alla dittatura ma tutto finisce lì. Perchè? Perchè si deve affrontare un argomento che si chiama Cina è che è potente come non so che cosa? Perchè tutti ci fanno o sperano di farci affari?

5 commenti:

Martina ha detto...

Purtroppo devo testimoniare che è già una cosa positiva che alle scuole medie affrontino queste tematiche!Io frequento il liceo e purtroppo non se ne discute.Le cause?Mancanza di tempo oppure semplicemente non sono previsti dai programmi di studio!Per essere informati bisogna fare approfondimenti personali già a partire dalle giavani età!Però come mai le scuole non sensibilizzano o semplicemente non informano?Non sarebbe già un modo per avvicinare i giovani a queste problematiche?Ritengo che la storia passata sia importante e sia da studiare per comprendere meglio il presente ed evitare di commettere,nel limite del possibile,gli stessi errori.Ma non sarebbe utile iniziare a parlare di quello che ci circonda ora,nella quotidianità delle nostre giornate,anche se in paesi lontani dal nostro come la Cina?Magari una buona parte di colpe va imputata anche agli studenti che stanno diventando impermeabili a tutto,ormai saturi di notizie tragiche?Oppure sono addirittura troppo leggeri e superficiali i ragazzi della mia generazione?

Anonimo ha detto...

X MARTINA:

il fatto è che siete troppo presi a seguire il Grande Fratello e a informarvi sull'ultima ca...ta di Corona. Ai miei tempi si andava in piazza a protestare a favore delle madri dei desaparecidos o contro le torture del governo di Pino Chet. O forse la colpa è la nostra che non vi abbiamo mai spiegato chi è Pino Chet o chi sono i desaparecidos...

Anonimo ha detto...

Ricordo che circa 6 mesi fa è successa un'analoga carneficina nei confronti dei monaci birmani. A quel tempo lo stesso sindaco Veltroni era sceso in piazza a manifestare contro il sanguinario governo Birmano (segnalo fra i tanti l'articolo di Repubblica: http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/esteri/myanmar-aung/manifestazione-campidoglio/manifestazione-campidoglio.html )

Evidentemente non tutti i monaci buddisti sono arancioni, ne esistono anche di rossi "ma anche" di neri...

Martina ha detto...

Probabilmente la colpa sta da entranbe le parti...non so...io in parte me la sento e cerco di rimediare come posso...di certo non è solo colpa del grande fratello...se si guardasse la televisione come svago e si alternasse nel contempo qualcosa di più costruttivo non ci sarebbero problemi...il fatto è che il più delle volte ci si ferma al reality show perchè è più comodo così!

Anonimo ha detto...

cara Martina, x avere 1 mondo migliore per noi e x i nostri figli occorre olio di gomito, sudore e talvolta ahimè lacrime e sangue. E' la storia dell'evoluzione e dell'uomo che ce lo insegna. Probabilmente la nostra generazione ha fatto tante cose positive ma non è riuscita a trasferire certi valori legati al senso escatologico dell'uomo. Capisco che il grande fratello sia + confortevole, comodo e facile rispetto ad un impegno nel migliorare il mondo. Ma il nostro futuro non si costruisce davanti al grande fratello...