lunedì 27 ottobre 2008

NON C' E' DA STARE TRANQUILLI CON QUESTI NUMERI...

(ANSA)- Roma, 26 ottobre- Popolarità del governo in calo per la prima volta da settembre secondo il sondaggio di Mannheimer. La percentuale di chi dichiara di valutare positivamente l’ operato del governo supera di poco il 40%, a fronte del 60% degli inizi di settembre. L’ opposizione non ha saputo trarre vantaggio da questo trend, visto che i consensi per il suo operato passano dal 20% al 16% e i giudizi negativi dal 75% al 77%.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Luca, come stai?
Tutto ok? Non ti si sente più tanto ultimamente e mi dispiace molto.
Spero in tempi migliori.
Per rispondere al tuo post, non mi affiderei molto ai sondaggi di Mannheimer, soprattutto non di un calo di percentuale così elevato.
Forse le aspettative della gente sono state in parte disattese, eravamo partiti entusiasti e speravamo in un miracolo che non poteva esserci.
C'è però da dire che lo spettro della recessione non aiuta e lavorare in questi termini non è semplice, anche perchè la gente ha difficoltà a comprendere che ormai il problema è mondiale e non dipende più solo da Berlusconi per quanti buoni propositi possa avere.
Staremo a vedere....
Un saluto e.... fatti sentire.

Anonimo ha detto...

Il governo fa quello che può e comunque sempre meglio del penoso governo precedente.

Il problema è che siamo una società vecchia e stanca che sta lentamente soffocando i suoi giovani.

Spero che questa maledetta crisi faccia rotolare per terra un bel po' di teste di quelle vecchie cariatidi che avevano la pretesa di reggere il mondo sul potere della guerra e della finanza e ora si stanno trovando con le braghe di tela e le pezze al sedere.

Appoggio anche io il gustoso articolo dell'esercito delle 3 scimmie. Mi sono vergognato profondamente quando Berlusconi si prostrava al presidente uscente americano.

Disegnando Bush come un grande presidente ha indirettamente dato la misura di quanto è piccolo lui e di quanto sono minuscoli gli italiani. Che vergogna.

Gli americani hanno la pretesa di governare il mondo e non sono stati nemmeno capaci di governare la loro economia e le loro banche in fallimento.

Hanno dichiarato guerra a due nazioni e non sono ancora riusciti a catturare l'uomo che è stata la causa di quelle guerre.

E noi siamo qui a pagare gli errori di vecchi tromboni inetti e incapaci.

Ma se Bush è stato un grande presidente, allora Bin Laden è il più grande stratega della storia moderna.

Lui insieme ad un manipolo di poveri talebani indottrinati è riuscito a far perdere agli stati uniti tre guerre una dietro all'altra. L'Afganistan, l'Iraq e la lotta ad Al Quaida!

Così Bush tra poco sarà ai bordi della storia mentre quel demone di Bin Laden è libero di minacciare e sobbillare il terzo mondo mussulmano contro l'occidente.

Ditemi se non stanno così le cose!

Anonimo ha detto...

Caro Bernardo, la tua è un'analisi molto dura.

Ma guardando le cose con il senno del poi sembra proprio di dover dire che sono andate così.

Almeno avessero catturato Bin Laden e ripristinato l'ordine degli stati canaglia, invece migliaia di morti per un nulla di fatto.

Invece nemmeno quello. Che buoni a nulla ;(

Anonimo ha detto...

Per Bernardo bonomo:
sono completamente d'accordo con te.
Peccato solo che con questa maledetta crisi, come dici tu, gli unici ad avere le pezze al sedere saremo noi, perchè i responsabili di questo disastro nel momento in cui salteremo, avranno già accantonato a sufficienza da vivere altre due vite nel lusso cui sono abituati.
Che tristezza....

Anonimo ha detto...

sì, mi sa che questa volta ha proprio ragione Morena.

Gira e rigira alla fine chi rimane con il cerino in mano sono sempre i poveri disgraziati.

Luca Zambianchi ha detto...

PER TUTTI:
il problema non è solo di essere vecchi e stanchi e di chi rimarrà fregato dalla situazione attuale…
la questione di oggi è la mancanza di identità nei politici da parte della gente. C’ è pochezza di ideologie e strategie politiche…e chi ci rappresenta rispecchia alla ennesima potenza le nostre bassezze…Ricordate che non c’è una economia “giusta” senza la politica, non c’ è governo senza la politica, non c’è aiuto agli indigenti senza la politica…ma noi non ci sentiamo più rappresentati dai nostri politici. Il sondaggio ci dice che né da questa né dall’ altra parte c’è soddisfazione negli addetti ai lavori…troppi interessi individuali, finte discussioni, prese in giro di bassa lega per un tornaconto di alcuni, sempre gli stessi, speculazioni talmente a rischio da fare avvenire una catastrofe economica …la gente si è stancata di farsi prendere in giro e chi lo capirà per primo risalirà senza alcun dubbio la triste china degli attuali sondaggi. Che delusione.

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe poter dire: "ben venga quel qualcuno che possa risalir la china dei sondaggi". In tempi diversi rappresenterebbe un buon segno. Oggi... sarà in ogni caso troppo tardi.

Mikael ha detto...

Credo che quando si vada a toccare i punti nevralgici di un "sistema" comunemente chiamato mettere il dito nella piaga, si provochi sempre e comunque una reazione.
La cosa positiva anche se non sembra è proprio nella reazione di quel sistema.
Tutti ormai sanno che i pilastri portanti della sinistra italiana sono la scuola e magistratura, con questa riforma finalmente la destra prendere coraggio e comincia pian piano a scalpellare questi pilastri.
Certo non potevamo pretendere che la reazione non fosse stata così veemente.
Credo che ormai questa sia la giusta direzione da seguire e se questo governo ha preso cosi forza da portare avanti questo processo, allora è meglio non fermarsi e tornare indietro.
In ultimo la riforma Gelmini è giusta, ma non me ne sono accorto leggendola: me ne sono accorto da un unico particolare.
Quando lanci un sassolino nell' acqua e rompi uno stato di quite, piu il sassolino è lanciato con forza più le increspature dell' acqua sono visibili..cosi è questa riforma, più è giusta più la sinistra griderà e torchierà il cervello della gente, perché il detto la verità fa paura in questo caso si dimostra vero.