lunedì 15 settembre 2008

COMINCIA L' ANNO SCOLASTICO...

Si ricomincia. 20.000 tra bambini-e ragazzi-e si ritroveranno tra i banchi scolastici.
A Forlì, una scola elementare, la Diego Fabbri, si trova con un disagio non indifferente. La scuola è situata nel centro della città, nella zona a traffico limitato e da questo anno scolastico non verranno più rinnovati i permessi per entrare ed uscire dall' isola pedonale per accompagnare e prendere i figli.
La scuola si è interessata, per mezzo della direttrice didattica, degli insegnanti, della associazione dei genitori per fare fronte a questa difficoltà ma non si è risolto un gran chè.
Le alternative proposte sono: creare i punti di raccolta dei bambini che poi verranno accompagnati dai nonni vigili, andare a scuola in bicicletta, creare un percorso con un trenino per trasportare i più piccoli alla scuola.
La nostra amministrazione ha predisposto 12000 euro per sovvenzionare un progetto, qualsiasi esso sia, per creare delle alternative al divieto di accedere in auto alla scuola.
La associazione dei genitori e la direttrice della scuola hanno organizzato un incontro tra assessori e genitori che si è svolto venerdì scorso, nel tardo pomeriggio. Uno scontro violento che ha portato solo ad una proroga del divieto di circa un mese.
Nel frattempo...si dovrà cercare la famosa alternativa...
Considerazioni personali.
La scuola è cominciata e ancora non si sa nulla sul trasporto dei propri figli.
Il comune stanzia 12000 euro per un progetto di trasporto alternativo per una scuola elementare, cosa stanzierà allora per progetti didattici che da domani le altre scuole chiederanno? e con quali soldi?
La scola verrà senza dubbio penalizzata da una simile decisione ed è un vero peccato, visto i maestri-e che insegnano.
Noi consiglieri comunali usufruiamo dei permessi, pagando 50 euro, che ci permettono di andare e di parcheggiare dove vogliamo.
La possibilità di portare a scuola 15 minuti prima dell' inizio dell' orario del divieto non soddisfa completamente dal momento che poi il problema rimane all' uscita.
In questo modo si toglie ai genitori "di prima", la possibilità di "vivere" l' inserimento del proprio figlio nell' ambiente scolastico, così come si fa in tutti gli asili e nelle altre scuole.
Pensare che il nostro sindaco insegnava e dice di avere a cuore il problema scolastico...

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